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Novara | 24 agosto 2025, 19:00

Pronta la gara da 27 milioni e studio per riportare i pasti cucinati a scuola

Dopo la proroga con Dussmann fino a giugno 2026, il Comune punta a un nuovo appalto quinquennale e valuta la riapertura di sei cucine interne

Pronta la gara da 27 milioni e studio per riportare i pasti cucinati a scuola

Il tema dei pasti scolastici torna al centro dell’agenda comunale. Con il contratto in scadenza il 31 agosto, il Comune ha deciso di affidare a Dussmann Service un’ulteriore proroga tecnica di dieci mesi, garantendo così continuità al servizio di mensa per nidi, scuole d’infanzia, primarie e assistenza a domicilio per gli anziani. Un passaggio obbligato, dal valore di circa 2,5 milioni di euro, che consentirà di arrivare al 30 giugno 2026 senza interruzioni.

Intanto si guarda già oltre. È infatti pronto a partire il nuovo bando europeo che sarà pubblicato da Scr Piemonte: un maxi appalto da 27,2 milioni di euro per cinque anni, dal settembre 2026 fino all’estate del 2031. La metà della spesa graverà sul bilancio comunale, mentre la parte restante sarà coperta dalle quote pagate dalle famiglie.

Ma il vero cambiamento potrebbe arrivare dal ritorno ai pasti cucinati direttamente nelle scuole. Attualmente, infatti, solo nelle materne i menù vengono preparati per intero sul posto, mentre nelle primarie si utilizza un sistema ibrido: primi piatti cucinati in loco e condimenti o secondi piatti provenienti da un centro esterno, secondo la modalità del cosiddetto “cook and chill”.

Il Consiglio comunale, sollecitato soprattutto dal Movimento 5 Stelle, ha spinto l’amministrazione a valutare il recupero delle cucine interne. Il progetto riguarda sei istituti – Peretti, Galvani, Coppino, Bottacchi, Levi e Rodari – selezionati per posizione e numero di pasti serviti. Per capire quali lavori siano necessari e a che costi, il Comune ha affidato un studio di fattibilità alla società Vs srl di Novara per un importo di 5.856 euro.

La prospettiva è chiara: garantire non solo un servizio efficiente, ma anche un modello di refezione più vicino alle famiglie e alla qualità alimentare, con cibi preparati al momento negli stessi spazi frequentati dagli studenti.

a.f.

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