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Sanità | 23 luglio 2025, 09:10

Curarsi con la ricerca in Piemonte: l’impegno dell’Asl di Novara per un’assistenza sempre più innovativa

Dalla sperimentazione oncologica agli studi osservazionali, l’ospedale novarese al centro di un’intensa attività scientifica nel 2024, tra innovazione terapeutica e ricerca trasversale

Curarsi con la ricerca in Piemonte: l’impegno dell’Asl di Novara per un’assistenza sempre più innovativa

Nel panorama sanitario piemontese, la ricerca clinica rappresenta un motore fondamentale per lo sviluppo di nuove terapie e il miglioramento dell’assistenza. L’Azienda Sanitaria Locale di Novara si conferma protagonista in questo ambito, come dimostrano i risultati ottenuti nel corso del 2024 grazie a un impegno diffuso e multidisciplinare.

Tra i segnali più concreti dell’attività scientifica dell’Asl, spiccano tre richieste di utilizzo di farmaci innovativi in ambito oncologico, che testimoniano la volontà di offrire ai pazienti possibilità di cura all’avanguardia. I protocolli riguardano molecole come Neratinib, sotto la guida della dottoressa Incoronata Romaniello, Dostarlimab, promosso dal gruppo coordinato dalla dottoressa Elisa Rigon, e Fruquintinib, con referente la dottoressa Erica Bertona. Tre trattamenti sperimentali, tutti inseriti in studi clinici autorizzati, che affrontano l’oncologia con approcci sempre più personalizzati ed efficaci.

Accanto agli studi terapeutici, nel 2024 sono stati attivati sei studi osservazionali non profit, che hanno coinvolto 724 pazienti in totale. Un’attività diffusa e trasversale, con strutture dell’Asl Novara impegnate sia in qualità di centri satellite, sia come coordinatori di progetto. Il Piemonitorab, dedicato alla sorveglianza del virus respiratorio sinciziale nei neonati, è lo studio più esteso, con 567 arruolamenti complessivi: 275 seguiti dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica diretto dal dottor Edoardo Moia, e 292 dalla Pediatria guidata dalla dottoressa Simona De Franco.

Ampia anche la portata dello studio Ideali, incentrato sull’analisi dei fattori clinici e sociodemografici in pazienti con depressione o tentativi di suicidio, che ha visto coinvolti 108 pazienti. Ma l’attività di ricerca ha toccato anche altri ambiti, come quello anestesiologico, con lo studio Nol Index and Sedation, condotto dal dottor Davide Colombo (Rianimazione), per valutare la qualità dell’analgesia nei casi di sedazione profonda.

Tutte queste esperienze raccontano una realtà sanitaria dove la ricerca non è più confinata nei laboratori, ma si intreccia ogni giorno con la pratica clinica. Un approccio che coinvolge professionisti di discipline diverse e valorizza la sinergia tra ospedale e territorio. La capacità di coordinare studi in autonomia rappresenta inoltre un segnale di maturità e crescita gestionale, che rafforza il ruolo dell’ASL Novara all’interno del sistema sanitario regionale.

a.f.

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