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Territorio | 11 marzo 2024, 15:42

Maria Airoldi “Donna trecatese dell’anno”

Assegnato il premio nella giornata dell’8 marzo, tra figure femminili, dialetto e musica

Maria Airoldi “Donna trecatese dell’anno”

E’ Maria Airoldi, presidente della Schola Cantorum “San Gregorio Magno” e volontaria dell’associazione Sportello Vita, la “Donna trecatese dell’anno”. Il riconoscimento le è stato consegnato nel pomeriggio di ieri, venerdì 8 marzo, nel salone delle feste di Villa Cicogna, durante una cerimonia prevista dal cartellone di eventi “Donne di cuore, donne nel cuore” organizzato dalla Città di Trecate insieme con le associazioni locali in occasione della Giornata internazionale della donna.

Il pomeriggio è stato aperto dalla presentazione del progetto artistico “Mosche bianche”: nel salone delle feste è stata presentata al pubblico l’installazione "dedicata – ha spiegato il consigliere incaricato alle Pari opportunità Michela Cigolini - dalla curatrice Veronica Armani della galleria “Vivace”, in collaborazione con l’associazione Taaf, proprio all’evento trecatese che vede le donne protagoniste anche su piano della creatività e della bellezza. Trecate nei prossimi mesi sarà una delle tappe della mostra itinerante di carattere nazionale che sta già riscuotendo grande successo".

Veronica Armani ha spiegato che ”Mosche bianche, alla quale partecipano numerose artiste locali, sarà a Trecate il prossimo 25 novembre, in occasione della Giornata per il contrasto della violenza sulle donne: l’obiettivo è mettere in luce il ruolo femminile nella vita artistica contemporanea, dimostrando che le donne nell’arte non sono, appunto, “mosche bianche” delle quali ricordarsi solo in date particolari, ma sono presenze vive e determinanti".

Proprio "vive e determinanti come lo sono le donne trecatesi dell’anno: questo riconoscimento – ha spiegato il consigliere Cigolini – è arrivato alla sua terza edizione e intende valorizzare la generosa dinamicità nei confronti della comunità da parte di donne speciali: il primo anno il riconoscimento è andato a Margherita Lodroni, oggi qui con noi, sempre propositiva e impegnata nel campo culturale e associativo. L’anno scorso è stata volta dell’indimenticabile e compianta Ferdinanda Zanaria, anima dello Sportello Vita, uno dei sodalizi trecatesi più attivi nel campo dell’assistenza e della prevenzione sanitaria, non solo femminile. Quest’anno la Commissione ha fatto ricadere la propria scelta su Maria Airoldi, presidente della Schola Cantorum ma anche volontaria dello Sportello Vita: una donna sempre attiva, sempre attenta, sulla quale la nostra comunità può contare in ogni occasione e in diversi frangenti. Una donna – ha concluso il consigliere – alla quale non possiamo che dire “grazie”.

Il vicesindaco Rossano Canetta ha dal canto suo messo in luce "la capacità propositiva di Maria Airoldi nel mettere a disposizione della città e di rendere sempre vitale quell’immenso patrimonio culturale rappresentato dalla nostra Schola Cantorum. Spesso – ha osservato – in situazioni particolari che richiedono una partecipazione compatta della città: Maria Airoldi spesso ha “offerto” le proprie competenze e le proprie risorse ancora prima che ci fosse una richiesta da parte di Istituzioni o realtà associative. Fatto, questo, che dimostra grande sensibilità, attaccamento e partecipazione a quella che è la vita sociale trecatese, della quale questa nostra concittadina è una delle più belle espressioni".

Maria Airoldi ha dal canto suo rimarcato che "tutto ciò che io riesco a fare è reso possibile da chi cammina e lavora insieme con me: i miei amici della Schola Cantorum, sodalizio della Parrocchia di Trecate che vanta numerosi lustri e che, negli anni, si è evoluto adattandosi alle esigenze del tempo, e il nostro direttore Mauro Trobetta. Senza di loro non sarebbe possibile nulla. Noi cantiamo, con passione e con cuore, e questo è quanto possiamo mettere a disposizione della nostra comunità: il mio ringraziamento, oltre che all’Amministrazione e a chi ha voluto insignirmi di questo riconoscimento, va anche e soprattutto a loro".

Al termine della premiazione è stata la volta del momento "che la nostra Biblioteca in collaborazione con l’Ute e con il sostegno delle volontarie – ha spiegato l’assessore alla Biblioteca Fortunata Patrizia Dattrino – ha voluto dedicare alla poesia: abbiamo ovviamente optato per temi legati all’universo femminile, scelta che abbiamo ripetuto anche nell’esposizione, in questi giorni, di libri di scrittrici, ma abbiamo anche voluto che questa iniziativa avesse un taglio culturale che valorizzasse il dialetto trecatese. Sono dunque state selezionate poesie che ricostruiscono atmosfere, situazioni e ricordi visti e vissuti dalle donne, poesie che descrivono la bellezza di un mondo e di un tempo che solo l’efficacia del dialetto è in grado di restituire".

Si sono dunque susseguite nella lettura Maria Luisa Cantone con “I disaròta” (“Ti dirò”) e “Ara sücrera” (“La zuccheriera”), Piera Garavaglia con “Un témp” (“Una volta”) e “Ara bügà” (“Il bucato”) e Lina Gabriella Zanaria con “Sögn” (“Sogno”) e “Dòn” (“Donne”). E’ quindi seguito il momento di intrattenimento curato da Francesco Cusaro della cooperativa sociale “La Cometa” con suo figlio Carlo, che hanno proposto brani di musica leggera italiana. "Oltre alla qualità dei musicisti – ha rimarcato Fortunata Patrizia Dattrino – in questo contesto, del quale fanno parte donne e persone che si mettono a disposizione della città, viene messo in luce il valore di un sodalizio del volontariato sociale che opera con competenza e continuità a favore della disabilità". Al termine dell’esibizione l’Amministrazione ha offerto un aperitivo a tutti i presenti.

Redazione

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