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Economia | 17 marzo 2023, 17:30

La sanità privata piemontese tende una mano al pubblico: "Insieme contro le liste d'attesa"

Anisap e Aiop hanno mantenuto alla presidenza Guglielmo Canelli e Giancarlo Perla. Tra i temi aperti i costi per le bollette e le tariffe ferme al 2008

La sanità privata piemontese tende una mano al pubblico: "Insieme contro le liste d'attesa"

Doppio rinnovo per il mondo della sanità privata piemontese. Sia Anisap (Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private) che Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) hanno eletto i nuovi vertici delle rispettive associazioni piemontesi, scegliendo la strada della continuità. Nel primo caso, infatti, è arrivata la conferma per Guglielmo Canelli, mentre nel secondo caso la scelta è rimasta su Giancarlo Perla.

Con Canelli, faranno parte del consiglio direttivo Anisap anche Giuseppe Magarelli (presidente Vicario), Pietro Domenico Gangemi (tesoriere), Ugo Podner Komaromy (segretario), Elisabetta Salza, Michelino Silvestro ed Elio Testa. Fanno parte dei vertici di Aiop, invece, Fabio Marchi (vicepresidente con delega al consiglio nazionale) Paola Colloraffi, Giacomo Brizio e Roberto Rusconi.

"Tariffe ferme al 2008, ma nessun aiuto per Covid o bollette"

"Pur con le tariffe delle singole prestazioni ferme dal 2008 - dice Canelli - le nostre strutture lamentano di non avere ricevuto alcun rimborso per le spese straordinarie sostenute nel periodo Covid e non sembra possano fruire di un decreto aiuti per il riconoscimento del caro bollette. Si conclude un lungo periodo di difficoltà, soprattutto i Centri di fisiokinesiterapia hanno avuto molti pazienti che non hanno potuto accedere alle terapie necessarie per il problema Covid. Comunque in tutto il periodo, con tutte le precauzioni necessarie, sono state erogate molte prestazioni ambulatoriali quando gli ospedali erano intasati dai ricoveri".

E in anni in cui "i fondi destinati a retribuire le prestazioni ambulatoriali sono stati ulteriormente ridotti, aumentando la mobilità passiva di pazienti che vanno in altre regioni a farsi curare", per quanto riguarda le liste di attesa "le nostre strutture potrebbero dare un contributo ancora maggiore per diminuirle tantissimo, ma non vengono assegnati fondi sufficienti, nonostante circa il 15% della spesa sanitaria sia ormai sostenuta dalle assicurazioni per prestazioni a loro carico, assicurazioni sanitarie che sono previste anche in numerosi contratti di lavoro".

"Più integrazione tra pubblico e privato"

Sul fronte Aiop, l'auspicio è di una crescente integrazione tra pubblico e privato. "Questa doppia anima del nostro sistema ospedaliero, infatti, ha già dato prova di essere vincente e, come ha recentemente dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci, può rappresentare davvero la chiave per risolvere alcune criticità: lavorando sinergicamente si può rispondere con efficacia alle esigenze di prevenzione, cura e assistenza di tutti i cittadini", dice Perla. 

In Piemonte la sanità privata incide per l’8% sul bilancio della Regione ed eroga prestazioni all’incirca del 20%. "Nel 2022 l’attività privata in Piemonte è cresciuta di circa il 10% rispetto al 2021 - dicono da Aiop -. Questo, di fatto, ha stabilito i tetti di spesa che oggi impediscono alle Regioni di utilizzare pienamente le potenzialità di intervento delle strutture di diritto privato accreditate, rendendo difficile il riassorbimento delle liste d’attesa e una piena risposta ai bisogni di salute espressi dal territorio".

Massimiliano Sciullo

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