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Economia | 05 novembre 2025, 06:50

Coldiretti contro i tagli Ue alla Politica Agricola Comune

L’organizzazione incontra la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola: “Inaccettabile ridurre del 20% i fondi per l’agricoltura. Servono decisioni coraggiose e meno burocrazia per tutelare imprese e cittadini europei"

Coldiretti contro i tagli Ue alla Politica Agricola Comune

La Commissione Europea sceglie di ridurre le risorse destinate alla politica agricola e di coesione, le uniche realmente comuni e capaci di generare sviluppo equilibrato, coesione territoriale e sicurezza alimentare. Il bilancio agricolo scenderebbe da 386 miliardi di euro del QFP 2021–2027 a 297,5 miliardi, con ulteriori 6,3 miliardi per la riserva di crisi, la promozione e l’assistenza tecnica. Con l’aumento della riserva di crisi che è solo apparente, poiché gran parte dei fondi è già destinata a compensare gli agricoltori penalizzati da accordi commerciali come il Mercosur, risultando quindi inutilizzabile per affrontare nuove emergenze. E’ quanto Coldiretti ha evidenziato alla Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, nell’incontro a Palazzo Rospigliosi, sede nazionale di Coldiretti, dove si è avuto un confronto sui temi centrali del dibattito europeo: i tagli proposti alla Politica Agricola Comune, gli accordi di libero scambio e le prospettive del settore agroalimentare dell’Unione.

“Compito di una presidente del Parlamento europeo è tutelare la sovranità, le prerogative, il ruolo della massima assise dei popoli europei – affermano il Presidente di Coldiretti Novara-Vco Fabio Tofi e il Direttore Luciano Salvadori - In passato il Parlamento ha spesso avuto un ruolo secondario, raramente in grado di rappresentare un reale contrappeso politico. Oggi, invece, è giunto il momento di restituire piena forza a chi è stato democraticamente eletto dai cittadini, affinché possa esercitare fino in fondo la propria funzione di tutela dell’intera popolazione europea. Questo vale in modo particolare per l’agricoltura e l’agroalimentare, settori strategici che richiedono decisioni coraggiose e coerenti. A partire dalla Politica Agricola Comune, dove non è accettabile un taglio del 20% delle risorse in una fase storica in cui i principali competitor globali stanno aumentando i propri investimenti. Allo stesso modo è necessario superare le lentezze burocratiche che spesso ostacolano l’azione concreta: servono tempestività e pragmatismo, per dare risposte immediate e tangibili ai bisogni delle imprese agricole", concludono Tofi e Salvadori.

comunicato stampa

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