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Novara | 09 gennaio 2020, 10:05

Sette milioni e mezzo per la tombinatura del Cavo Romano in via Generali

Sette milioni e mezzo per la tombinatura del Cavo Romano in via Generali

Un intervento molto atteso, da anni, da parte dei residenti della zona di via Generali, e sollecitato più volte in passato anche da Acqua Novara e Vco: c’è anche la tombinatura del tratto finale del cosiddetto “Cavo Romano”, lo scaricatore fognario che porta una parte rilevante delle acque reflue di Novara al Depuratore che si trova, appunto, in fondo a via Generali.

Il progetto è compreso in un pacchetto di misure dedicate al tema del ciclo delle acque, approvato nei giorni scorsi dalla giunta regionale: interventi che cubano complessivamente poco più di 88 milioni di euro.

Il Cavo Romano è uno dei tre condotti che portano tutte le acque reflue e meteoriche raccolte in città all’impianto di depurazione: due sono condotte “in pressione”, mentre questo cavo è una canalizzazione che attraversa tutta città da nord a sud intercettando numerosi scarichi privati e diversi tronchi di fognatura. Il cavo è in gran parte tombinato e scorre nel sottosuolo. Tranne negi ultimi 1200 metri, lungo la via Generali.

Una situazione molto problematica, più vote messa in evidenza dai residenti. Nel tratto finale della via le abitazioni sono collocate a ridosso delle sponde di questa vera e propria fogna a cielo aperto, con i problemi facilmente immaginabili. Molto di frequente, tra l’altro, in occasione di piogge forti, il canale esonda nei campi circostanti e crea una situazione ambientale e sanitaria molto critica.

La Giunta regionale, con un provvedimento di cui è stato relatore l’assessore all’ambiente, il novarese Matteo Marnati, ha destinato 1 milione e mezzo, che andranno ad aggiungersi ai 6 milioni finanziati dall’ATO tramite le tariffe pagate dai cittadini, per un totale di 7 milioni e mezzo ai lavori per la tombinatura del cavo.

Il progetto sarà completato entro l’agosto di quest’anno, nel mese di maggio 2021 si procederà all’assegnazione dei lavori, che dovrebbero partire nel settembre dello stesso anno e terminare nel marzo 2024, per poi essere collaudati entro il luglio 2024.

 

ECV

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