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Politica | 27 dicembre 2025, 17:15

Salario minimo negli appalti pubblici, il M5S porta la proposta in Regione

La proposta dei pentastellati Pasquale Coluccio, Sarah Disabato ed Alberto Unia

Salario minimo negli appalti pubblici, il M5S porta la proposta in Regione

Il lavoro torna al centro dell’agenda politica del Movimento 5 Stelle Piemonte. Nei giorni scorsi è stata infatti depositata a Palazzo Lascaris una proposta di legge, a prima firma del consigliere regionale Pasquale Coluccio, che introduce il salario minimo di 9 euro l’ora per i lavoratori impiegati negli appalti pubblici di competenza della Regione Piemonte.

La misura prende esempio da quanto già avviato in Puglia e trova ulteriore legittimazione nella recente pronuncia della Corte Costituzionale, che ha respinto i rilievi del Governo nazionale confermando la piena validità di norme regionali in materia.

“Garantire un salario dignitoso è una battaglia che il Movimento 5 Stelle porta avanti da oltre dieci anni – spiega Coluccio – e questa proposta rappresenta un primo passo concreto per tutelare migliaia di lavoratrici e lavoratori piemontesi”.

Nel dettaglio, la proposta riguarda tutti i contratti stipulati dalla Regione Piemonte, dalle aziende sanitarie e ospedaliere, dalle agenzie regionali e dagli enti strumentali. Nei bandi di gara dovrà essere chiaramente indicata l’applicazione del contratto collettivo nazionale più attinente all’attività svolta, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative.

“Nessun appalto pubblico potrà prevedere una retribuzione tabellare inferiore ai 9 euro l’ora, fatti salvi eventuali trattamenti di miglior favore”, sottolinea la capogruppo regionale M5S Sarah Disabato, evidenziando come la norma miri anche a contrastare il dumping contrattuale.

Sulla stessa linea il consigliere regionale Alberto Unia, che rimarca la valenza sociale della proposta: “È inaccettabile che chi lavora, spesso in appalti pubblici, non riesca ad arrivare a fine mese. In una Repubblica fondata sul lavoro, questo non può essere tollerato”.

Per il Movimento 5 Stelle, la proposta di legge rappresenta non solo uno strumento di tutela economica, ma anche un segnale politico chiaro. “Il salario minimo è una questione di dignità e giustizia sociale – conclude Coluccio – e la Regione può e deve fare la propria parte”.

Redazione

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