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Attualità | 20 luglio 2025, 07:30

Coldiretti Piemonte: “Taglio del 20% alla Pac è un disastro annunciato”

Con il nuovo bilancio europeo 2028-2034 a rischio agricoltura, ambiente e territori. Coldiretti lancia una mobilitazione permanente per fermare la “deriva” della Commissione ue

Coldiretti Piemonte: “Taglio del 20% alla Pac è un disastro annunciato”

Un taglio del 20% alle risorse della Politica Agricola Comune (Pac) nel nuovo Quadro finanziario pluriennale 2028-2034 è “un disastro annunciato” per l’agricoltura italiana ed europea. È questa la dura denuncia lanciata da Coldiretti Piemonte, che si unisce alla protesta nazionale contro la proposta avanzata dalla Commissione Europea, che prevede l’accorpamento dei fondi per lo sviluppo rurale in un’unica dotazione finanziaria.

La risposta degli agricoltori non si è fatta attendere: mobilitazione immediata con azioni simboliche a Bruxelles e Roma, dove i giovani di Coldiretti hanno esposto cartelli e striscioni raffiguranti la presidente Ursula Von der Leyen che “gioca” con le stelle dell’Unione. “Benvenuti a Vonderland” e “Questa non è Europa” gli slogan di una protesta che accusa la Commissione di voler smantellare i pilastri della politica agricola a vantaggio di logiche militariste e centralistiche.

“La linea politica della presidente Von der Leyen, che ha imposto tagli draconiani, rischia di travolgere interi comparti simbolo della nostra agricoltura”, affermano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale. “Dal vitivinicolo al lattiero-caseario, dalla zootecnia al cerealicolo: tutti settori che, in Piemonte, rappresentano non solo una risorsa economica ma anche culturale e ambientale”.

A preoccupare è anche il consumo di suolo nella regione: il Piemonte è la quarta area italiana per superficie persa, con oltre 170.000 ettari erosi da coperture artificiali, pari a 2,4 campi da calcio al giorno. “Stiamo perdendo biodiversità, paesaggi, tradizioni e il nostro patrimonio enogastronomico – avvertono Brizzolari e Rivarossa – e questa manovra europea indebolisce ulteriormente il ruolo dell’agricoltura come presidio di tutela ambientale e sicurezza alimentare”.

Ora la palla passa ai capi di Stato e di governo. “Non possono più tacere – concludono i vertici piemontesi di Coldiretti – Serve un’inversione di rotta netta e immediata. Non accettiamo che si tolgano fondi alle imprese agricole e al cibo sano per finanziare i carri armati. La nostra mobilitazione sarà permanente: per difendere la salute dei cittadini e il futuro dell’agricoltura italiana”.

a.f.

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