/ Attualità

Attualità | 08 luglio 2025, 18:35

Novara, lo sviluppo urbanistico tra varianti puntuali, accordo con Arexpo e mancanza di confronto con la città

Cresce la logistica, si pianifica “a pezzi” e manca il coinvolgimento della cittadinanza: le associazioni chiedono trasparenza e partecipazione sul futuro urbano

Novara, lo sviluppo urbanistico tra varianti puntuali, accordo con Arexpo e mancanza di confronto con la città

Negli ultimi anni, Novara ha avviato una profonda trasformazione urbanistica, spesso guidata da singole varianti puntuali che, più che seguire una strategia complessiva, sembrano plasmare il territorio “pezzo per pezzo”, con particolare favore verso insediamenti logistici. Un modello di sviluppo che, secondo diverse realtà associative cittadine, sta compromettendo la coerenza del futuro Piano Regolatore Generale (PRG), ancora in fase di redazione.

Le preoccupazioni si estendono anche al recente accordo con Arexpo SpA (oggi ridenominata Principia), società chiamata a occuparsi della rigenerazione urbana di alcune aree pubbliche, a partire da quella dell’attuale Ospedale Maggiore. L’intesa assegna ad Arexpo un ruolo operativo e gestionale per i prossimi cinque anni, con possibilità di acquisire diritti reali su immobili comunali e sviluppare interventi tramite successivi accordi attuativi. Sebbene l’accordo non preveda remunerazioni dirette, è già indicata la possibilità di rimborsi costi, con criteri ancora da definire, che potrebbero pesare sul bilancio pubblico.

Il problema sollevato da cittadini e associazioni è duplice: da una parte, si denuncia un approccio parcellizzato alla pianificazione, che anticipa e condiziona le scelte del nuovo PRG, invece di essere regolato da esso. Dall’altra, si sottolinea la mancanza di trasparenza e partecipazione, in aperto contrasto con le Linee Guida approvate dal Consiglio Comunale nel dicembre 2023, che avevano promesso una pianificazione condivisa e “non solo come adempimento procedurale, ma come scelta politica consapevole”.

Secondo queste Linee Guida, il nuovo PRG dovrebbe basarsi su una forte fase di dialogo con cittadini, associazioni, comitati e quartieri, per garantire un’effettiva rappresentanza delle esigenze della città. Tuttavia, a oltre un anno dall’avvio del lavoro dell’Ufficio di Piano – guidato dall’architetto Mariani – nessun documento è stato pubblicato sul sito istituzionale e non esiste una pagina dedicata al nuovo PRG, rendendo di fatto impossibile un confronto aperto e informato.

Le associazioni firmatarie denunciano anche una scarsa coerenza tra le scelte urbanistiche recenti e gli obiettivi di sostenibilità contenuti nelle Linee Guida, come la riduzione del consumo di suolo, la tutela del capitale naturale, la rinaturalizzazione degli spazi abbandonati e la creazione di infrastrutture verdi. Al contrario, l’espansione della logistica – spesso a scapito di aree agricole o naturali – sta accelerando un processo che rischia di compromettere l’equilibrio ambientale e sociale della città.

«La città ha già le risorse per crescere senza ulteriore consumo di suolo e senza cedere ai privati il destino delle sue aree strategiche», si legge nel documento condiviso dalle associazioni. Per questo viene chiesta l’apertura immediata di un confronto pubblico, partendo dalla condivisione del quadro conoscitivo sullo stato della città, primo passo verso una vera progettazione urbanistica partecipata.

a.f.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore