Solo dopo qualche ora dalla diffusione della nota di replica dell’assessore De Grandis, nelle caselle di posta dei giornalisti è arrivata una ulteriore controreplica di College.
Una pagina, se possibile, ancora più dura rispetto alle precedenti.
La società, dopo aver dichiarato di essere “ben lungi dal voler ‘piegare a polemiche sterili“ e rivendicando di essere sempre stata “leale, collaborative e corretta verso l’istituzione Comune”, tiene il punto sulla questione dell’assegnazione delle ore al Palazzetto di Viale Verdi. “Sciorinare a mo’ di “latinorum” i numeri di protocolli – scrivono - dimostra ancora che ci si voglia nascondere più dietro la forma che dare valore alla sostanza. La realtà che rimane è che ad un “trasparente” ma sicuramente concreto e sproporzionato “accaparramento di spazi” di soli due soggetti, per svariate settimane, avallati in concreto dal Comune di Novara, nulla è stato fatto per venire incontro alle sopravvenute esigenze di una Società, la nostra, che a giugno era ancora impegnata nella fase Playout e certamente non poteva ancora conoscere quale campionato avrebbe ancora disputato. La questione che tuttavia lascia ancora interdetti nella nota di risposta del Comune, è che ancora oggi non è dato sapere perché e fino a quando da settembre il PalaSartorio non sarà disponibile. Perché lo stesso Sartorio è stato assegnato seppur provvisoriamente praticamente in esclusiva a Società che dispongono di un Palazzetto privato tra i più belli in città”.
La lettera si conclude con alcune considerazioni e un auspicio: “La durezza dei toni riservatici nella replica – scrivono i dirigenti di College - lascia trasparire quel senso di mal sopportazione di cui non ci capacitiamo ancora e che pure abbiamo nostro malgrado, dovuto sottolineare”. E l’auspicio: “Basket College Novara, sportivamente e lealmente come sempre, rimane dunque in trepidante attesa della commutazione in fatti al solenne richiamo di garanzia, serietà ed equità che il Comune di Novara ci ha voluto riservare e a cui noi per primi ci siamo voluti appellare. Garantendo per tempo debito l’inizio di preparazione al nostro campionato e garanzie che il Palasartorio possa essere ancora un’affidabile sede di gioco e di allenamento della nostra Società”.