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Novara | 01 aprile 2023, 18:20

Quasi 500 persone al corteo contro il maxicentro logistico di Pernate. FOTO e VIDEO

Quasi 500 persone al corteo contro il maxicentro logistico di Pernate. FOTO e VIDEO

Il nome più chiamato in causa è quello del sindaco Alessandro Canelli: “Sindaco, la terra non è tua!”, “Canelli come Attila”, “Sindaco, basta con la logistica”. Davanti al corteo che si è snodato lungo l'asse principale del centro storico di Novara, affollato dallo "struscio" del sabato pomeriggio, lo striscione arancione del Comitato per Pernate, che, contro ogni previsione, ha portato in piazza oltre quattrocento persone, al netto dei numerosissimi curiosi che si sono fermati lungo il percorso. Dopo settimane di sit in e banchetti di sensibilizzazione, dopo i dibattiti infuocati in consiglio comunale, dopo il deposito del ricorso al Tar contro il Comune di Novara, oggi la battaglia contro quello che viene definito "un ecomostro", il maxicentro logistico da un milione di metri quadrati che dovrebbe sorgere a pochi metri dalle prime case della frazione, si è materializzata in un lungo e coloratissimo serpentone.

 

Con gli attivisti del Comitato civico, ne sono stati protagonisti le associazioni ambientaliste - da Legambiente agli Amici della Bici, da Italia Nostra a Pro Natura - i partiti di opposizione in consiglio comunale, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, e quelli che in consiglio non ci sono come Azione e il Partito Socialista. Presenti i sindacati confederali (ha sfilato il segretario generale della CGIL novarese Attilio Fasulo), i Si Cobas e l'Usb.  Un parterre variegato ma unanime nello schierarsi a fianco degli abitanti di Pernate nel cercare di fermare, come è stato ripetuto anche oggi  "la cementificazione di una così vasta area agricola di pregio, che deturpa il paesaggio e fa perdere di valore alle case di Pernate"

Presente in forze il Partito Democratico, con il senatore Enrico Borghi, il segretario regionale del Piemonte Domenico Rossi, quello provinciale Rossano Pirovano e l’intero gruppo consiliare al Comune di Novara (Nicola Fonzo, Mattia Colli Vignarelli, Milù Allegra, Sara Paladini e Cinzia Spilinga). Numerosi anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle, guidati dai consiglieri comunali Mario Iacopino e Francesco Renna).

Tra i presenti anche l’ex sottosegretario M5S (poi uscito dal partito) Davide Crippa.

La manifestazione è partita dalla piazza principale di Pernate: i partecipanti in bicicletta hanno attraversato l'area dove si vorrebbe realizzare il progetto del centro logistico, poi si sono diretti  verso la zona industriale nel quartiere  di Sant'Agabio, per poi raggiungere la stazione di Novara, in piazza Garibaldi. Da qui il corteo si è mosso in direzione di piazza Gramsci, sotto le finestre del municipio. Nei brevi interventi finali, oltre alla soddisfazione per la riuscita della manifestazione, l’annuncio della prosecuzione delle iniziative per dire no al maxicentro logistico. “Attendiamo la pronuncia del Tar – ha detto Carlo Ferro del Comitato per Pernate – ma anche se le cose non dovessero andare come speriamo, non ci fermeremo”. “Pernate – ha concluso il capogruppo del Pd Nicola Fonzo – sarà l’incubo del sindaco Canelli”.

A manifestazione conclusa, il segretario regionale del Pd Domenico Rossi ha commentato: “La mobilitazione di oggi pomeriggio è un segnale che la giunta Canelli non può ignorare. I cittadini novaresi, le associazioni ambientaliste, i sindacati e i partiti di opposizione hanno dato un segnale chiaro: salviamo Pernate per salvare Novara”. “Viviamo nell'epoca della crisi ecologica e parliamo di siccità già da febbraio. Non può esserci sviluppo senza cura dell’ambiente. Il Piemonte e Novara sono maglia nera per il consumo di suolo e la destra continua a ignorarlo. La vocazione logistica del nostro territorio non può diventare esclusiva” e aggiunge il segretario  “la politica deve rivendicare il suo primato nel governare i processi. Non possono decidere i privati come si trasforma il territorio”

ECV

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