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Attualità | 08 gennaio 2021, 18:15

Da lunedì il Piemonte torna in zona gialla. Cirio: "Raccogliamo i frutti dei sacrifici fatti finora"

Bar e ristoranti, potranno riaprire fino alle 18, i negozi fino alle 20

Da lunedì il Piemonte torna in zona gialla. Cirio: "Raccogliamo i frutti dei sacrifici fatti finora"

Nonostante il ridimensionamento dell’indice Rt (che vede a 1 il passaggio a zona arancione e 1,25 il passaggio a zona rossa) il Piemonte resta in zona gialla, come da ultimo monitoraggio del 13 dicembre precedente alle restrizioni natalizie.

E’ quanto si evince dall’atteso rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità: la nostra regione con un indice poco sotto l’1 (0,95 nello specifico) e con altri parametri presi in esame poco sotto la soglia di guardia permane,quindi nello stato di limitazioni più soft.

La stessa condizione in cui si trovava  prima dell’inizio del periodo natalizio. Dal 24 dicembre le misure sono diventate univoche per tutta la nazione.

Come stabilito a livello nazionale il Piemonte sarà arancione ancora nel weekend (sabato 9 e domenica 10 gennaio). Da lunedì 11 gennaio parte la settimana gialla del Piemonte.

Questo significa coprifuoco sempre in vigore, ancora dalle 22 alle 5.

Bar e ristoranti, gelaterie e pasticcerie potranno riaprire fino alle 18 con attività normale. Da quell’ora e fino alle 22 e tornerà a essere consentito solo l’asporto e la consegna a domicilio.

Negozi tutti aperti senza alcuna distinzione fino alle 20.

Fino al 15 gennaio saranno comunque vietati gli spostamenti tra regioni, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Sarà vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

Sono consentiti gli spostamenti, nell’ambito della stessa regione, per far visita a parenti e amici tra le ore 5 e le 22.

Chiusi musei e mostre. Restano sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema.

"In Italia c’è peggioramento della situazione epidemiologica generale che sta aumentando l'impatto sui servizi assistenziali. Ci vuole la massima cautela" – ha spiegato il numero uno dell’Iss Silvano Brusaferro.

"Abbiamo visto crescere nel tempo l'Rt, che è arrivato a 1.03. – ha continuato Brusaferro - Questo riguarda tutte le Re-gioni, in molte e' superiore a 1, alcune anche nell'intervallo inferiore. C'è un incremento nella velocità di crescita dei casi".

Al momento non si registrano regioni “rosse”. Le uniche “osservate speciali” in arancione sono Lombardia, Calabria Sicilia, Emilia Romagna e Veneto.

"Ho appena parlato con il ministro Speranza - ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - il Piemonte da lunedì 11 gennaio continuerà ad essere in zona gialla, almeno fino a sabato 16. Lo confermano i dati dell'ultimo Report validato nel pomeriggio dal Ministero della Salute e dall'Istituto superiore di sanità. Pur avendo un Rt sotto l’1 che ci permette di restare in zona gialla è, però, fondamentale per tutti noi non abbassare il livello di attenzione, perché i dati confermano una circolazione del virus alta in Italia, con valori che in tutte le regioni vanno verso l’arancione".

"Se oggi il Piemonte ha una situazione epidemiologica migliore di altre regioni è perché raccogliamo i frutti dei sacrifici fatti finora, che è fondamentale non vanificare”, ha concluso il governatore.

Redazione

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