La nazionalizzazione di un carrozzone che avrebbe già dovuto chiudere per fallimento porta in dote l'abbandono completo di Malpensa, ancora una volta penalizzata dal romano centrismo dei vari Governi che si sono succeduti.
A Malpensa e al Nord non interessa la permanenza di Alitalia: ci interessa che lascino libere le rotte per altri vettori, che sapranno certamente valorizzare meglio la nostra economia, il nostro scalo e le migliaia di lavoratori.
Alle Istituzioni regionali chiediamo attenzione e tutela per i lavoratori piemontesi che lavorano nello scalo o nell'indotto, alcune migliaia di persone che troppo spesso non sono adeguatamente considerati.
Riportiamo un estratto dalla pagina ufficiale degli aeroporti lombardi: "La notizia vera non è la sospensione in sè del volo Malpensa - Fiumicino quanto la mancanza sui monitor di un qualsiasi volo Alitalia da Milano Malpensa dal prossimo 1' Ottobre: non era mai successo dal 1948 ad oggi!
Per l'aeroporto cambierà poco o nulla visto che la quota passeggeri del vettore da tempo in amministratore straordinaria non raggiungeva il 2% del traffico totale e avrà collegamenti nazionali ed europei da Linate.
Di fatto è un abbandono dalle rotte Intercontinentali dal Nord Italia che lascia perplessi, ricordiamo infine che la compagnia ormai statale presto beneficerà di ulteriori 6 miliardi di euro di benefici pubblici (3 per la nuova società e 3 mod di Euro di debito a babbo morto). In bocca al lupo AZ"
Il Comitato Direttivo
ALPI - Associazione Libera Per l'Insubria