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Novara | 12 ottobre 2019, 18:30

Associazione Ernesto Ragazzoni: il 19 ottobre un incontro aperto a tutte le associazioni e ai cittadini interessati per rilanciare una piattaforma comune per la difesa dei territori e del paesaggio

Associazione Ernesto Ragazzoni: il 19 ottobre un incontro aperto a tutte le associazioni e ai cittadini interessati per rilanciare una piattaforma comune per la difesa dei territori e del paesaggio

L’associazione Ernesto Ragazzoni per la difesa del patrimonio artistico e paesaggistico del lago d’Orta, insieme a Coordite (Coordinamento Difesa del Territorio), sigla sotto cui si riuniscono una decina di comitati e associazioni ambientaliste del Piemonte Orientale, organizzano per il prossimo 19 ottobre, dalle ore 10.00 in poi, presso la sala di rappresentanza del Comune di Orta san Giulio, in via Bossi, un incontro aperto a tutte le associazioni e ai cittadini interessati per discutere e rilanciare una piattaforma comune per la difesa dei territori e del paesaggio come bene comune dell’umanità e ridare voce alle tante iniziative in movimento.

Nel corso di oltre dieci anni d’intervento sul campo il Coordinamento ha scoperto e spesso inventato nuove forme di aggregazione e di iniziativa collettiva, nella stagione della crisi delle tradizionali organizzazioni storiche di rappresentanza politica sul territorio ed è riuscito ad aggregare molte diverse realtà.

Si sono acquisite competenze tecniche e scientifiche che hanno permesso di imporre alle amministrazioni locali, regionali e nazionali un confronto su temi come la tutela dell’ambiente e delle sue risorse strategiche, la salute pubblica, il consumo del suolo.

I risultati conseguiti in questi confronti nella maggior parte dei casi non sono stati poca cosa per i territori e le collettività.

Ogni comitato aderente al Coordinamento ha potuto aprire le prospettive della propria mobilitazione a realtà territoriali sempre più ampie, ricevendone una solidarietà e un interesse spesso inaspettati, condividendo esperienze e iniziative, facendo patrimonio comune delle pratiche di lotta e di azione.

Oggi tuttavia, la stagnazione economica perdurante sembra rilanciare, con qualche successo, la priorità del breve periodo nell’analisi per il confronto costi/benefici, facendo prevalere sopra ogni altra considerazione e riflessione di più ampio respiro la logica dell’interesse immediato perseguito ad ogni costo.

Lo stesso si può dire di fronte alla protervia di chi (gruppi economici, ma anche governi nazionali spesso eletti con metodi democratici) sostiene, con false informazioni, la strumentalità di ogni attenzione ai devastanti danni derivanti dal surriscaldamento del pianeta. 

La scarsa attenzione al riscaldamento globale, le discariche chiuse ma non poste in sicurezza, i permessi di ricerca petroliferi sospesi, i mancati ripristini ambientali delle ferite inferte al consumo abusivo del suolo, le moratorie imposte al dissennato utilizzo delle risorse energetiche ambientali senza mai giungere alla definizione di piani equilibrati di uso delle stesse, gli obbrobri urbanistici, sono tutti aspetti di un medesimo discorso - quello della lotta per un mondo vivibile - e sono tutti pericoli che incombono sul nostro futuro, anche quello più prossimo.

Le nuove generazioni sono parte fondamentale di queste lotte di cui sono e saranno protagoniste in prima persona.

Compito del convegno sarà quello di confrontare le diverse esperienze e di costruire  sistematiche raccolte di informazioni che devono essere di uso condiviso, accessibili a tutti e di mettere a punto un preciso programma di impegni comuni per il prossimo futuro.

Sentiamo il bisogno di costruire una rete più ampia possibile di persone e comitati che abbiano a cuore le stesse tematiche, di importanza, ormai è chiaro, vitale.

Aprirà i lavori una relazione di Pier Paolo Poggio, della Fondazione Micheletti di Brescia, centro di ricerca sull’età contemporanea.

Oreste Magni, dell’Ecoistituto della valle del Ticino, e Guido Viale, economista e scrittore, presenteranno il n.2 dei “Quaderni per pensare” dedicato ai “cambiamenti climatici. Cause e rimedi a partire da noi”, preparato dall’Ecoistituto della valle del Ticino in collaborazione con un ottantina di altre associazioni del territorio.


C.S.

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