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Politica | 16 ottobre 2025, 18:30

Il Piemonte si candida alla guida del coordinamento sanitario pediatrico nella ricostruzione di Gaza

Cirio: «Pronti a mettere a disposizione le nostre eccellenze, a partire dal Regina Margherita». La Regione offre formazione, assistenza clinica e ospedali da campo per sostenere la rinascita sanitaria dei bambini palestinesi

Il Piemonte si candida alla guida del coordinamento sanitario pediatrico nella ricostruzione di Gaza

La Regione Piemonte ha ufficialmente presentato al vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani la propria candidatura per coordinare il supporto sanitario pediatrico nella missione umanitaria per la ricostruzione della Striscia di Gaza.

La proposta, firmata dal presidente Alberto Cirio e dagli assessori alla Sanità Federico Riboldi, alla Protezione Civile Marco Gabusi e alla Cooperazione internazionale Maurizio Marrone, segue la recente riunione operativa del Governo dedicata agli interventi di ricostruzione nei territori palestinesi.

«Il Piemonte è pronto a fare la propria parte – affermano Cirio, Riboldi, Gabusi e Marrone – mettendo a disposizione le eccellenze sanitarie regionali, in particolare l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, punto di riferimento internazionale per la cura dei bambini in condizioni critiche. Il nostro obiettivo è contribuire alla rinascita del sistema sanitario pediatrico di Gaza, offrendo formazione, assistenza clinica e supporto operativo alle strutture locali».

Nel dettaglio, la Regione propone di sviluppare programmi formativi per il personale sanitario palestinese su emergenze pediatriche, chirurgia, terapia intensiva e malattie infettive, oltre a creare protocolli clinici e gestionali per gli ospedali pediatrici della Striscia. Tra le iniziative anche la possibilità di attivare canali di teleassistenza con i centri piemontesi di eccellenza e di condividere il know-how organizzativo e gestionale per la riorganizzazione dei reparti danneggiati dal conflitto.

Il piano prevede inoltre la realizzazione di strutture di assistenza e ospedali da campo, seguendo il modello dell’unità EMT2 già impiegata in Turchia dopo il terremoto del 2023.

«La ricostruzione – sottolineano il presidente e gli assessori – non può prescindere dal rafforzamento delle competenze e delle capacità locali. Il Piemonte intende offrire un contributo concreto e duraturo, in collaborazione con la Farnesina e con le organizzazioni internazionali impegnate in Medio Oriente».

La Regione ha infine espresso la propria disponibilità ad avviare un tavolo operativo con il Ministero degli Esteri per definire le modalità di collaborazione e coinvolgere gli enti sanitari e le ONG piemontesi già attive nell’area.

Redazione

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