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Economia | 11 ottobre 2025, 07:21

Previsioni congiunturali Confindustria: prospettive in lieve miglioramento per le imprese novaresi

Il presidente di Cnvv Robiglio: "Nonostante l'incertezza del fronte geopolitico il nostro settore dimostra resilienza e fiducia nel futuro"

Previsioni congiunturali Confindustria: prospettive in lieve miglioramento per le imprese novaresi

Prospettive in lieve miglioramento per l’industria delle province di Novara e di Vercelli. Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre ottobre-dicembre 2025 il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione sale da zero a 9,1 punti nel novarese e da -11,7 a -5,4 punti in provincia di Vercelli, con una media regionale in aumento da -1 a 1,1 punti. I saldi ottimisti/pessimisti relativi agli ordini totali registrano andamenti differenti nei due territori, calando da 3,8 a -1,7 in provincia di Novara e risalendo da -15,6 a -9,5 punti in quella di Vercelli, mentre i saldi sulle previsioni di esportazioni passano da -2,2 a -1,8 punti nel territorio novarese e da -13,1 a -3,3 punti in provincia di Vercelli. La media piemontese passa, rispettivamente, da -2,3 a -1,4 e da -6,1 a -6 punti.

“Nonostante la fase di grande delicatezza sul fronte geopolitico – commenta il presidente di Cnvv, Carlo Robiglio – le nostre imprese dimostrano ancora una volta una notevole resilienza e una sostanziale fiducia nel futuro; lo dimostrano anche i dati sull’export, che pur in un contesto sicuramente non favorevole per i mercati globali rimane un punto di forza dell’economia territoriale”.

A livello occupazionale il saldo tra ottimisti e pessimisti relativo alla volontà di fare nuove assunzioni cala da 8,5 a 5,8 punti in provincia di Novara e risale da zero a 1,4 punti, in provincia di Vercelli (in lieve ripresa, da 4,9 a 6,1 punti, la media regionale), mentre la percentuale delle imprese che intendono fare ricorso alla cassa integrazione aumenta dal 7,8% al 10,9% nel Novarese, dal 15,6% al 17,6% in provincia di Vercelli e dal 10,4% all’11,2% in Piemonte.

“A fronte di una diminuzione delle previsioni di investimenti “significativi” dal 32% al 25,6% nel novarese e dal 25% al 24,3% in provincia di Vercelli – osserva il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – registriamo un incremento di quelli “sostitutivi”, cha passano dal 45,6% al 47,9% in provincia di Novara e dal 47,4% al 48,6% in quella di Vercelli, a livelli decisamente elevati”. Anche la media regionale registra un andamento analogo, con quote che passano, rispettivamente, dal 26,1% al 23,5% e dal 48,5% al 50,4%.

La percentuale di aziende che segnalano ritardi negli incassi rispetto ai tempi di pagamento pattuiti migliora (passando dal 25,5% al 21,6%) in provincia di Novara, mentre rimane sostanzialmente stabile (al 12,9% rispetto al precedente 12,2%) in quella di Vercelli e in Piemonte (al 24,9%).

I dati relativi ai principali settori, elaborati in forma aggregata e con media ponderata sulle due province, registrano, rispetto al trimestre precedente, un lieve miglioramento nelle previsioni di produzione e di ordini per il metalmeccanico e la rubinetteria-valvolame a fronte di un lieve peggioramento per il chimico e l’alimentare; ancora negative quelle per il tessile-abbigliamento, ma tutti i dati settoriali dovranno essere confermati dalle prossime rilevazioni.

Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte, dichiara: “Il quadro geopolitico influenza indiscutibilmente le previsioni delle nostre imprese, che comunque non rallentano la presa e prevedono un indice di utilizzo impianti elevato, grazie a nuovi investimenti e occupazione stabile. Si tratta di uno sforzo che in vista della scadenza a fine anno dei piani Industria 4.0 e Industria 5.0, deve trovare un accompagnamento concreto. Il cammino della legge di bilancio è avviato, e come ha detto il presidente Orsini il Governo deve credere nell’impresa e nell’industria. Da parte nostra continueremo a cercare nuovi mercati alternativi a quelli storici, ben sapendo però che Europa e Stati Uniti sono i partner con cui progetteremo crescita e sviluppo mettendo innovazione, tecnologia e sostenibilità al centro”.

Comunicato Stampa - l.b.

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