L’icona della Madonna con il bambino è stata “avvolta” in una bandiera della Palestina. E i fedeli che parteciperanno alle celebrazioni liturgiche del 15 agosto, solennità dell’Assunzione, sono invitati “a portare un omaggio floreale alla Vergine in memoria delle vittime di Gaza”.
È l’iniziativa che, senza clamore ma suscitando molta curiosità, la fraternità dei frati cappuccini di San Nazzaro alla Costa a Novara, ha deciso di promuovere “per esprimere – spiega fra Marco Costa, superiore del convento - la comunione con i fratelli e le sorelle travolti dal genocidio in corso. Un gesto semplice che raccoglie e rilancia lo spirito dell’iniziativa promossa alcune settimane fa (a cui pure i frati avevano aderito – ndr) da Tomaso Montanari ed altre associazioni ed intellettuali, e condivisa in tante diocesi italiane, di far suonare le campane per “alzare la voce” dell’umanità, della fede e della compassione”.
“Vogliamo – aggiunge fra Marco - che il silenzio dell’indifferenza e dell’assuefazione non vinca! Vogliamo che il grido dei piccoli e degli innocenti trovi eco in noi, cassa di risonanza nelle nostre case e cose, che il Ferragosto, tempo di vacanza che spesso ci vede allegri e spensierati a bagno nello stesso mare che raccoglie sempre più vittime e che bagna le stesse coste della guerra, sia anche tempo per riflettere, informarsi e prendere posizione. Vogliamo che i fiori, per eccellenza simboli della grazia e gentilezza, della bellezza e del dono, possano tornare a crescere su terre che credono ancora nell’umanità e nei suoi diritti”.
Molto positiva la reazione: già nei giorni precedenti tanti novaresi hanno portato mazzi di fiori o piante fiorite. “C’è anche chi – raccontano i frati – essendo in vacanza, ma avendo saputo dell’iniziativa dai nostri canali social, ha fatto consegnare da un fiorista il proprio omaggio”.
“Chiediamo insieme agli amici che verranno in chiesa venerdì – conclude fra Marco – che la Madonna vegli su tutti i tuoi figli bistrattatati in terra e ci insegni a restare umani”.
