Adeguare un'abitazione alle esigenze di una persona disabile significa abbattere barriere architettoniche e ripensare all’intero ambiente domestico in funzione dell’accessibilità, della sicurezza e dell’autonomia. La casa deve trasformarsi in uno spazio su misura, dove ogni elemento contribuisce a facilitare i movimenti quotidiani, prevenire gli incidenti e migliorare la qualità della vita dell’utente, anche grazie agli strumenti normativi e fiscali a disposizione.
Adeguare la casa per un disabile
Quando si affronta la ristrutturazione o l’adattamento di una casa per una persona con disabilità motoria, è necessario considerare sia le esigenze funzionali sia le agevolazioni economiche disponibili. Tra le misure fiscali attualmente in vigore, la Detrazione Montascale 2025 rappresenta un’opportunità concreta per sostenere i costi dell’installazione di dispositivi per la mobilità verticale, come montascale o piattaforme elevatrici. Questa detrazione, parte delle misure per l’eliminazione delle barriere architettoniche, consente un rimborso fino al 75% delle spese sostenute, rendendo più accessibile l’intervento anche dal punto di vista finanziario.
L'adeguamento dell'abitazione deve seguire i criteri stabiliti dal D.M. 236/1989, che definisce le caratteristiche tecniche per l’accessibilità, la visitabilità e l’adattabilità degli ambienti. È importante pianificare gli spazi in modo che garantiscano un raggio di rotazione sufficiente (almeno 150 cm per la carrozzina), eliminare i dislivelli, installare porte larghe almeno 80 cm e preferibilmente scorrevoli, e prevedere corridoi e passaggi privi di ostacoli.
L'uso di materiali antiscivolo, l'inserimento di maniglioni, la domotica assistiva e gli arredi ergonomici possono creare un ambiente realmente inclusivo e funzionale. Ogni intervento va valutato in relazione al livello di autonomia residua della persona, alle sue abitudini e alle specifiche caratteristiche dell’immobile.
Camera da letto e bagno per disabili: a cosa fare attenzione
Due ambienti critici in qualsiasi casa per disabili sono senza dubbio la camera da letto e il bagno, in quanto implicano frequenti spostamenti e attività quotidiane che possono esporre a rischio di caduta o affaticamento.
Camera da letto
Nella camera da letto si dovrebbe garantire facilità di accesso al letto e libertà di movimento. Il letto deve avere un’altezza regolabile (50–60 cm da terra) per facilitare il trasferimento dalla carrozzina o dal deambulatore. È preferibile che sia dotato di sponde laterali, testata regolabile e possibilità di sollevamento elettrico, soprattutto in presenza di patologie neurologiche o motorie gravi.
Gli armadi devono essere facilmente accessibili, con ante scorrevoli e ripiani a profondità ridotta. Eventuali comodini devono essere stabili, senza spigoli vivi, e posizionati in modo da poter essere raggiunti comodamente dal letto. L’interruttore per la luce e il telecomando di emergenza devono essere collocati a portata di mano.
Bagno
Il bagno è l’ambiente più a rischio per cadute e incidenti domestici. Deve essere progettato con criteri tecnici ben precisi: il lavabo deve essere privo di colonna per permettere l’avvicinamento in carrozzina, il WC deve essere installato a un’altezza ergonomica (45–50 cm) e dotato di maniglioni laterali. La doccia deve essere a filo pavimento, con seduta ribaltabile, pavimento antiscivolo e accessori facilmente raggiungibili.
Le porte del bagno dovrebbero essere scorrevoli o aprirsi verso l’esterno, per evitare impedimenti in caso di emergenza. L’illuminazione deve essere uniforme e priva di zone d’ombra. È fortemente consigliata l’installazione di pulsanti d’allarme o sistemi di chiamata collegati a caregiver o familiari.
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