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Attualità | 30 luglio 2025, 18:35

Arona, all’Ex Macello nasce un museo che unisce cultura, inclusione e comunità: inaugurazione a marzo 2026

Il nuovo spazio espositivo sorgerà su 600 mq riqualificati, ospiterà 550 opere d’arte moderna e contemporanea e coinvolgerà CAD e Brum in un progetto unico tra arte, welfare e opportunità

Arona, all’Ex Macello nasce un museo che unisce cultura, inclusione e comunità: inaugurazione a marzo 2026

Ad Arona prende forma un progetto ambizioso e innovativo che intreccia cultura, inclusione sociale e visione comunitaria: il nuovo Museo all’Ex Macello, in programma per l’inaugurazione nel marzo 2026, sarà molto più di uno spazio espositivo. Sarà un luogo vivo, dinamico, aperto, dove arte e welfare si incontrano per generare nuove opportunità, valorizzare le fragilità e costruire una comunità più coesa.

600 metri quadrati completamente riqualificati accoglieranno non solo mostre temporanee e permanenti, ma anche spazi per laboratori, eventi, un’area ristoro e un cortile disponibile per iniziative turistico-culturali promosse dalle associazioni locali. Il museo sarà realizzato grazie a un investimento complessivo di oltre 2,1 milioni di euro, così ripartiti: 900.000 € da Fondazione Cariplo, 560.000 € dalla Regione Piemonte, 731.000 € a carico del Comune di Arona. A cui si aggiungono 110.000 € destinati all’arredamento degli spazi interni.

Fulcro del progetto sarà la collezione donata alla città dall’esperto d’arte Luigi Sansone, che metterà a disposizione circa 550 opere di artisti italiani, francesi e americani – tra cui esponenti del futurismo degli anni Venti e Trenta – e curerà gratuitamente il museo per dieci anni. Parte delle opere saranno dedicate a una mostra permanente in memoria di Gianfilippo Usellini, artista scomparso ad Arona nel 1971 e padre della moglie di Sansone, Fanny, che prima di morire aveva espresso il desiderio di valorizzare il patrimonio artistico del padre.

Accanto alla dimensione culturale, il museo rappresenterà anche una straordinaria occasione di inclusione lavorativa e sociale: grazie alla collaborazione con il CAD e il Centro Diurno Brum, persone con disabilità potranno essere coinvolte nella gestione del museo e dell’area ristoro, rafforzando i percorsi già avviati con la Casa del Cuore per il “Durante e Dopo di Noi”.

Le parole delle istituzioni sottolineano con forza il valore trasformativo dell’iniziativa:

Alberto Gusmeroli, sindaco di Arona e deputato del territorio:
«In questi anni difficili siamo stati accanto ai cittadini, anche attraverso i servizi sociali. Dopo la Casa del Cuore, vogliamo fare un passo in più: creare un progetto che unisca sviluppo culturale e inclusione sociale. Il Museo all’Ex Macello è la nostra visione di una Arona che evolve e non lascia indietro nessuno».

Marina Grassani, assessora alle Pari Opportunità e Welfare:
«Con questo progetto dimostriamo che cultura e welfare possono dialogare e generare risposte nuove, creative e partecipate. Vogliamo che questo spazio sia anche un luogo in cui le persone con disabilità si sentano accolte e protagoniste».

Andrea Arrigoni, consigliere con delega all’inclusione:
«Il Museo sarà un punto d’incontro, dove la cultura diventa strumento di coesione, il lavoro restituisce dignità e si coltiva il senso di appartenenza a una comunità viva e inclusiva».

Un nuovo capitolo si apre dunque per Arona. Un museo che sarà motore culturale, sociale e umano, nato da una donazione, costruito con una visione e dedicato a tutta la comunità. Perché – come affermano con convinzione i promotori – bisogna crederci fortemente.

a.f.

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