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Sanità | 07 maggio 2025, 15:35

Camici bianchi in fuga. Pd all’attacco: “Negli anni di Giunta Cirio persi 1000 medici”. Boom di dimissioni

Valle: “I numeri migliorano un po’ nel 2024, ma solo con le assunzioni precarie: non basta”. Pentenero: “Nessuna chiarezza dal nuovo Piano Sanitario”. Rossi: “Chi va via è esasperato”

Camici bianchi in fuga. Pd all’attacco: “Negli anni di Giunta Cirio persi 1000 medici”

Camici bianchi in fuga. Pd all’attacco: “Negli anni di Giunta Cirio persi 1000 medici”

Quasi duecento medici in meno nel corso del 2024: ecco il bilancio dello scorso anno per la Sanità piemontese tra assunzioni (711) e uscite 909). Ecco le cifre con cui il Partito democratico punta il dito contro la Giunta Regionale, se si parla di Sanità. Cui si aggiunge un numero di infermieri cresciuto di 96 persone e di 103 oss, mentre i tecnici sono 12 in meno rispetto all’anno precedente.

Effetto precari 

Almeno se se si parla di contratti a tempo indeterminato. “Se contiamo anche i tempi determinati superiori ai 12 mesi, il bilancio passa in positivo di 76 medici, ma si tratta di una condizione e di un servizio meno efficace - dice Daniele Valle, vicepresidente della commissione Sanità del consiglio regionale - E nonostante lo sforzo di assumere della giunta Cirio, il bilancio negli anni di mandato è ampiamente negativo. Si arriva a quasi mille professionisti persi”. Peggio di quanto fece Cota (-563, anche se in anni di Piano di rientro), mentre Chiamparino chiuse a +88.

I contratti precari fanno salire a +281 il saldo per gli infermieri, a +331 gli oss e +18 i tecnici.

“Duemila non bastano”

Di fatto con le duemila assunzioni annunciate la giunta si è limitata a sostituire chi andava in pensione quest’anno, senza sopperire a quelli andati in pensione negli anni passati”.

La piaga delle dimissioni

Ma importante è anche il tasso di dimissioni che incide sull’uscita di medici e infermieri: sono oltre un caso su due. “Non è solo un flusso di persone che vanno in pensione - dice Valle - questo racconta di ritmi di lavoro difficili e scarsa attrattiva per trattenere i lavoratori. Qualcosa non sta funzionando in questo senso e la componente precaria resta importante”.

Sanità e politiche sociali vivono un periodo difficile nella nostra regione - aggiunge la capogruppo Pd in Regione, Gianna Pentenero - e la bozza del Piano Sanitario non ha una visione organica del sistema nel suo insieme. Non va poi sottovalutato questo effetto delle dimissioni”. 

“Non è pensabile immaginare il servizio sanitario pubblico senza personale adeguato - conclude Domenico Rossi, segretario regionale del Pd - Chi si dimette, va nel privato, oppure va a fare il gettonista o va sul territorio. Addirittura c’è chi preferisce smettere, perché non ne può più. Raccogliamo sempre più storie di chi non ne può più: la regione dia come obiettivo alle Direzioni di lavorare sul benessere del personale”.

C’è un problema anche di vocazione - aggiunge la consigliera Monica Canalis - bisogna orientare i ragazzi e le nuove generazioni verso queste professioni. E proprio sugli oss la competenza è squisitamente regionale: sono coinvolti sia l’assessorato alla Sanità che quello alla Formazione, dunque Riboldi, ma anche Chiorino”.

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