La rassegna “Chi ha paura del melodramma?” del teatro Coccia di Novara prosegue dal 9 all’11 marzo con una quadrupla replica de “Il giovane Artù”, una nuova commissione in prima esecuzione mondiale con musiche di Davide Sebartoli e libretto di Irene Montanari.
Dopo le innumerevoli storie che nel corso dei secoli sono state raccontate su re Artù, sovrano di Camelot che estrasse la spada Excalibur dalla roccia e sedeva a capo della Tavola Rotonda, la nuova opera in scena a Novara vuole rispondere ad una precisa domanda: com’era Artù da adolescente? Ecco, dunque, che lo spettacolo racconta di un ragazzo viziato e capace solo di capricci, ancora ben lontano dal diventare il saggio sovrano che tutti conosciamo. Sarà compito del fedele mago Merlino spingere Artù a prendere parte ad un viaggio incantato in cui dovrà affrontare inganni e paure.
La regia è affidata a Daniele Piscopo, mentre in scena troviamo Xiaosen Su nei panni di Artù, insieme a Leonardo Cremona (Merlino), Mariateresa Federico (popolana, dama del lago e Morgana), Daniele Guida (Bianconiglio) e Gloria Moser (nutrice). La musica è affidata, invece, all’orchestra Senzaspine.
L’opera va in scena domenica 9 marzo alle 16.00; lunedì 10 marzo alle 10.00 e alle 14.00 e martedì 11 marzo alle 10.00 si tengono, invece, le repliche dedicate alle scuole.