Federconsumatori accoglie con soddisfazione l’avvio dell’indagine da parte dell’Antitrust sull’editoria scolastica. Da anni, l'organizzazione denuncia l'aumento costante dei prezzi dei libri di testo e le pratiche poco trasparenti che gravano sulle famiglie italiane.
Secondo le ultime rilevazioni dell’Osservatorio Nazionale per i libri di testo di Federconsumatori, quest’anno le famiglie spenderanno mediamente 591,44 euro per i testi obbligatori e due dizionari, con un incremento del 18% rispetto al 2023. Questo aumento segue un rincaro del 4% registrato l’anno scorso. Tali costi rappresentano un serio ostacolo al diritto allo studio, una problematica che Federconsumatori ha costantemente evidenziato.
"L'indagine – si legge nella nota dell’Antitrust – intende approfondire le dinamiche concorrenziali e le criticità, come l'andamento dei prezzi e le frequenti modifiche delle edizioni." Federconsumatori sottolinea che questo chiarimento è necessario per le famiglie, che si vedono costrette a spendere cifre sempre più alte per garantire ai propri figli un'adeguata istruzione. Molti ricorrono a stratagemmi o al mercato dell'usato, che però è ostacolato dalle politiche di settore, come l’adozione di nuove edizioni che spesso differiscono minimamente dalle precedenti.
Federconsumatori invita l’Antitrust a includere nell’indagine un ulteriore approfondimento riguardo agli sforamenti sistematici dei tetti di spesa imposti dal Ministero per i libri di testo. Un'azione necessaria per garantire maggiore equità e trasparenza nel settore.