Giunta all’ottava edizione e tenutasi tra sabato 6 e domenica 7 luglio, la Bike Night da Milano ad Arona è stata la seconda tappa del tour delle pedalate notturne di 100 km organizzate da Witoor. C’erano davvero tutti per la notte in bici più lunga dell’anno: la partecipazione di tante cicliste (22% del totale), di giovani e meno giovani, di gruppi di amici, famiglie con bambini al seguito, per un corteo di luci ed entusiasmo trasversale e colorato. Un’energia che ha iniziato a riempire i giardini Indro Montanelli dalle ore 21.00, e cresciuta ora dopo ora, quando sono arrivati nel cuore di Milano iscritti di ogni tipo: super allenati, alla prima esperienza in un viaggio in bici, italiani e stranieri. Musica e atmosfera elettrizzante per quello che è diventato l’evento in bici non competitivo che coinvolge più partecipanti a Milano e che quest’anno ha confermato numeri e gradimento altissimi: 1100 presenze, con il 63% proveniente da fuori provincia.
Dalle 23.30 è iniziato l’incolonnamento dei ciclisti per la partenza. Poi il conto alla rovescia fino a mezzanotte, quando i partecipanti, di tutti i tipi, sono partiti scortati dalla polizia municipale fino a Porta Genova. Spettacolare la sosta in piazza Duomo dopo mezzanotte, per una Milano così piena di bici, a quell’ora, come solo una volta all’anno può capitare. Poi il programma della Bike Night prevedeva un percorso cicloturistico lungo l’Alzaia del Naviglio Grande e il Ticino, tre ristori e la colazione in piazza ad Arona. Il gruppo è sempre stato scortato dall’assistenza meccanica di Witoor e La Stazione delle Biciclette, e dall’assistenza medica.
Tante storie che si sono mescolate durante la notte, in un filo luminoso che si è via via sgranato strada facendo. Ogni ristoro il momento per rifare pieno di energie: a Palazzo Stampa ad Abbiategrasso, dopo 27 km, grazie all’Antica Posteria Invernizzi, al Bellavita, a Turbigo, dopo 50 km, e a Somma Lombardo, alla Canottieri 6 all’altezza della Diga del Panperduto al 70° km.
Il fascino del pedalare al buio, il sentirsi parte di un evento unico nel suo genere ha dato l’energia a tutti i partecipanti per superare le tante ore in sella e i 90 km effettivi. La seconda parte del percorso è stata colpita dal maltempo, ma la pioggia non ha scoraggiato la maggior parte dei partecipanti, che hanno vissuto una vera piccola grande impresa.
È stata un’edizione bagnata che stavolta ha messo a dura prova gli iscritti, prima del riposo ad Arona, con la colazione offerta da Strobino in piazza del Popolo. I primi arrivi dalle ore 4.00, gli ultimi intorno alle 8.00. La gioia di aver costruito un ricordo memorabile, la scoperta di nuovi limiti personali, la sorpresa di vivere territori in modo nuovo: tante sensazioni che si sono mescolate e creano il mix unico tipico delle Bike Night. L’unico evento che raduna insieme bici da corsa, gravel, mtb, tandem, e-bike, bici reclinabili. Alta la presenza femminile, con il 22%.
“È anche grazie alla Bike Night che si promuove il territorio, in modo partecipativo e innovativo”, commenta Simone Dovigo, presidente Witoor, “offrendo un viaggio da ricordare e raccontare agli altri, ed è proprio l’intreccio di storie, emozioni e tipologie diverse di partecipanti l’impatto più significativo della Bike Night”.
“Dopo 10 anni, continuiamo a pensare che la bici sia sempre più di tutti, a tutte le ore: - continua Dovigo - con Bike Night accendiamo la passione del cicloturismo in tante persone che non avevano mai percorso 100 km. E abbiamo scelto format nuovi per l’Italia, come pedalare di notte: un’esperienza magica e sorprendente che ha saputo esaltare la passione per la bici sempre più crescente a Milano, diventata ormai la tappa con più partecipanti del nostro tour”.
«Anche quest’anno abbiamo offerto una notte in bici tra bellezza e magia: – conclude Simone Dovigo – il percorso si conferma speciale con la sosta in piazza Duomo. Un modo di ammirare la città straordinario visto che non conta il cronometro e non c’è ordine di arrivo: è un evento che racchiude elementi quasi primordiali che portano a salire in bici come il buio, la notte e l’alba. Perché quello che non si vede, lo si percepisce con gli altri sensi”.