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Novara | 30 gennaio 2024, 12:06

L’area di via Fara ha tenuto banco in consiglio comunale

Nella foto: Massimo Giubertoni a Palazzo Cabrino

Nella foto: Massimo Giubertoni a Palazzo Cabrino

Anche se il tempo fissato per la seduta di ieri del consiglio comunale non è stato sufficiente per arrivare alla discussione della mozione presentata dalle opposizioni, è stata comunque la vicenda dell’area verde di via Fara a tenere banco nell’aula di Palazzo Cabrino. Ad inizio seduta infatti, è intervenuta in aula una rappresentanza dei cittadini che si oppongono al progetto contenuto in una delibera dello scorso ottobre secondo la quale l’area verde tra via Fara e via dei Carbonari avrebbe voluto ospitare due tensostrutture, il vecchio “pallone” utilizzato dalla Libertas Ginnastica costretta a traslocare dall’ex campo Tav e una nuova realizzata appositamente per accogliere una società di judo.

Un progetto che – secondo quanto dichiarato più volte dal sindaco Canelli e dall’assessore allo sport De Grandis - è decaduto, perché da un lato non ha ottenuto i finanziamenti sperati da un bando regionale e dall’altro è superato grazie ad altre soluzioni possibili in corso di valutazione. Ma la vigilanza dei cittadini resta alta: per questo è stato deciso di dare corso comunque ad una petizione che esprime la posizione di contrarietà all’intervento ipotizzato, sulla quale sono state raccolte 1000 fine.

“Non abbiamo colore politico – ha detto il portavoce Massimo Giubertoni - siamo liberi cittadini e vi chiediamo di rivedere le scelte su quell’area. Va bene la costruzione dell’asilo nido, anche se pensiamo che non sia quella la location giusta. Ma non vanno bene le tensostrutture“.

Il sindaco Alessandro Canelli ha replicato ribadendo che “il tema non c’è perché non ci sarà nessuna tensostruttura. Si trattava solo di un’ipotesi tra le altre e la delibera era stata assunta solo per partecipare ad un bando. L’area verde non verrà toccata, tranne lo spazio che sarà destinato all’ampliamento del plesso scolastico per realizzare l’asilo nido. Ci sarà da pagare un piccolo prezzo in termini ambientali, ma ci sarà delle compensazioni perché verranno piantati altri alberi. Legittima la petizione, ma l’area non sarebbe stata modificata anche senza raccolta firme”.

Concetti ribaditi anche dall’assessore allo Sport, Ivan De Grandis, che mercoledì ha organizzato una assemblea in via Fara a cui ha invitato i residenti.

Le firme raccolte sulla petizione sono state comunque depositate al protocollo.


 

ECV

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