La battaglia dei cittadini di Pernate, la frazione di Novara che si oppone alla realizzazione di un maxicentro logistico da un milione di metri quadrati a qualche decina di metri delle case continua in sede giudiziaria.
Il Comitato per Pernate, il raggruppamento civico che guida la protesta, lunedì sarà a Torino per perfezionare con i legali dello studio che sta patrocinando la causa i contenuti del ricorso. Il via definitivo al ricorso - per sostenere il quale i cittadini ma anche le forze politiche di centrosinistra si sono autotassate - è arrivato ieri sera nel corso di una affollata assemblea tenutasi a Pernate dopo che, nel pomeriggio il consiglio comunale aveva respinto la mozione presentata dai gruppi di opposizione (Pd, M5S e lista civica 'Insieme per Novara' ) che chiedeva il ritiro della delibera di giunta che dá via libera al progetto presentato da uno sviluppatore privato (Develog) con il vicino interporto Cim.
Agli argomenti delle minoranze - che puntano il dito in particolare sull'eccesso di consumo di suolo e su una più stringente interpretazione delle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore vigente - il sindaco Alessandro Canelli ha replicato ribadendo la volontà di "dare attuazione alle previsioni di piano regolatore" e sottolineando che l'insediamento "potrebbe portare una valorizzazione immobiliare della frazione".
"Il ricorso - spiega Carlo Ferro del Comitato per Pernate - a questo punto è l'unica strada possibile. Stiamo definendo i dettagli, e lo depositeremo tra la fine di marzo e i primi di aprile".
Il Comitato annuncia anche che in occasione del deposito del ricorso organizzerà "una manifestazione pubblica, una marcia simbolica a cui inviteremo tutti i cittadini, e una tavola rotonda per spiegare ancora una volta le nostre ragioni".
Intanto domani, come accade da un mese e mezzo, i pernatesi saranno in centro città con un presidio che testimonia la loro opposizione a quella che viene definita "una inaccettabile devastazione"