Una giornata dedicata alla memoria, quella di ieri, 23 gennaio: il capoluogo ha ospitato, in mattinata, la Run for Mem, manifestazione sportiva non competitiva organizzata per ricordare la memoria della Shoah dall'UCEI - Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dalla Comunità Ebraica Vercelli, Biella, Novara e Vco e patrocinata, tra i numerosi Enti e Istituzioni territoriali, anche dalla Provincia di Novara.
"Particolarmente significativa - commenta il consigliera delegata allo Sport Annaclara Iodice, che ha rappresentato l'Ente - la partecipazione di Shaul Ladany, sopravvissuto al campo di sterminio di Bergen-Belsen e, nel 1972, alla strage degli atleti israeliani delle Olimpiadi di Monaco di Baviera: una presenza davvero forte e un monito per ciascuno di noi rispetto al dovere morale di non dimenticare ciò che è stato e all'impegno quotidiano di opporsi alle discriminazioni e all'indifferenza che hanno determinato gli orrori storici a tutti noti e che non devono mai più verificarsi".
Il presidente della Provincia Federico Binatti ha quindi presenziato alla cerimonia per la posa delle pietre d’inciampo "con le quali - ha spiegato - il Comune Di Novara ha voluto ricordare Giacomo Diena e Amadio Jona, due degli ebrei novaresi deportati nei campi di sterminio nell'ottobre del 1943: le pietre sono state posate in piazza santa Caterina, dove i due vivevano al momento del loro arresto. Un'iniziativa particolarmente significativa, attuata da anni a livello internazionale e che mette al centro i luoghi di residenza degli ebrei deportati, con l'obiettivo di ricordare le vittime dell'odio razziale. Sono orgoglioso che, attraverso questo gesto, il capoluogo sia testimone della memoria e auspico che nel nostro territorio possano essere posate altre pietre per ricordare anche le altre vittime della Shoah nel Novarese".