Non serve appellarsi alla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza per ribadire il diritto a manifestare e rivendicare il diritto di esprimere il proprio dissenso nei confronti delle scelte politiche.
È però una grave offesa utilizzare nella polemica il dramma di persone che hanno perso la vita, subito sevizie e sono state oggetto di feroce discriminazione.
Presi dal loro posto di lavoro, dalla propria vita di tutti i giorni e deportati nei campi di concentramento destinati alla morte.
Persone sottratte all'esistenza perché comunisti e altri oppositori politici, ebrei, omossessuali, rom, sinti, malati psichici, prostitute, persone senza fissa dimora, immigrati, apolidi, testimoni di Geova, per citare le principali categorie di vittime.
Le vaccinazioni e le misure di contenimento della diffusione sono finalizzate alla salvaguardia della salute pubblica e della vita stessa dei cittadini. I campi di concentramento nazisti, al contrario, costituivano lo strumento dello sterminio di milioni di uomini, donne e bambini.
La sezione novarese del Partito Comunista Italiano condanna l'impiego distorto e improprio del maggiore damma storico dell'umanità, per una pericolosa manipolazione della questione No Green Pass da parte di ambienti che perseguono impresentabili obbiettivi di natura politica.