Il Consiglio regionale ha approvato nella seduta del 3 agosto le proposte di deliberazione relative ai sei quesiti referendari sostenuti dalla Lega per chiedere una consultazione popolare in tema di riforma della giustizia.
“Quello di oggi è un voto storico – commenta il presidente Alberto Preioni a nome di tutti i consiglieri del gruppo Lega Salvini Piemonte – perché rende il Piemonte protagonista sulla strada tracciata dal leader della Lega Matteo Salvini e che porterà l’Italia, attraverso il referendum, a essere un Paese più giusto. La riforma della giustizia sostenuta dai sei quesiti votati oggi dal Consiglio regionale è una rivoluzione che non può più essere rimandata e che riguarda la vita e la libertà di ciascun cittadino. L’ideale di un’Italia più equa, dove anche un magistrato sia responsabile in sede civile per i propri errori e in totale trasparenza, senza quei corporativismi che si annidano in certe segrete stanze e che una vicenda come quella Palamara ha infine portato alla luce. Un’Italia dove la magistratura inquirente e quella giudicante non rappresentino più un corpo unico, seguendo piuttosto carriere parallele e separate. Un’Italia dove un innocente non finisca più in carcere e dove la custodia cautelare non diventi una condanna prima ancora di ricevere un equo processo. Questa è la battaglia di civiltà che la Lega ha avuto il coraggio di portare avanti con il sostegno di centinaia di migliaia di italiani che hanno già sottoscritto i sei quesiti nelle nostre piazze e nei nostri municipi. E che per arrivare al referendum abrogativo oggi può contare anche sulla forza del voto del nostro Consiglio regionale, del gruppo Lega Salvini Piemonte e di tutti i consiglieri che hanno compreso e condiviso le nostre ragioni”.