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Attualità | 21 gennaio 2021, 08:00

Sacri Monti: “Ora un piano articolato per uscire dal provincialismo”

Dopo la nomina di Elisabetta Sgarbi, il parere degli intellettuali del territorio

Sacri Monti: “Ora un piano articolato per uscire dal provincialismo”

Elisabetta Sgarbi è stata eletta nei giorni scorsi alla presidenza dell'Ente di gestione dei Sacri monti che abbracciano Piemonte e Lombardia. Per quanto ci riguarda si occuperà dunque del Calvario di Domodossola e della Trinità di Ghiffa e, nel Novarese, dei siti di Orta e Varallo. Sorella del più noto Vittorio, Elisabetta Sgarbi, 55 anni, è personaggio certamente poliedrico: fondatrice (con Umberto Eco e altri) e direttrice della casa editrice “La nave di Teseo”, ideatrice del festival “La Milanesiana”, con appuntamenti che toccano il Vco, ma anche editrice, produttrice cinematografica ed editoriale. Un vulcano, insomma. A sceglierla è stato il governatore del Piemonte Alberto Cirio. La sua nomina, pur con qualche distinguo, sembra, almeno per ora, incontrare il favore di molti, dai Comuni interessati alle diocesi, dalle istituzioni (per l’assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio è “persona di grande spessore intellettuale che saprà portare vivacità e creatività”) agli intellettuali.

“Grande rispetto per Elisabetta Sgarbi - dice a VcoNews Franco Esposito (nella foto), poeta e scrittore stresiano che nella sua casa sulle rive del lago Maggiore realizza da 42 anni a questa parte 'Microprovincia', rivista culturale che viene letta e apprezzata anche in Svizzera e in Francia -, le auguro di svolgere un ottimo lavoro, come sta facendo negli altri campi in cui opera. In generale io credo che abbiamo bisogno di uscire dal provincialismo che blocca la maggior parte delle iniziative culturali che nascono in questa provincia. Dobbiamo prendere il toro per le corna - sottolinea Esposito - altrimenti non si arriva da nessuna parte. Perché ricorrere sempre a figure esterne, quando si potrebbero valorizzare i nostri giovani? Se non ci sono le competenze da noi, solo allora sarebbe giusto guardare fuori dal territorio. Sbaglio, forse? E i Sacri Monti, luoghi di fede, di arte e di cultura, hanno bisogno di un piano articolato e di una gestione forte. Elisabetta Sgarbi può essere la persona adatta? Lasciamola lavorare, poi la giudicheremo. D'altronde in Italia, in questo settore, sono pochissime le competenze vere. Ma nel Vco e Novarese si può fare bene - conclude Esposito - perché i luoghi sono molto belli. Ci vuole, però, una partecipazione più convinta da parte di tutti”.

Non è la prima volta che il nome di un personaggio famoso viene accostato al nostro territorio. E il caso più recente, per la verità, non è positivo. Allora prevalsero le risse interne. Era l'autunno del 2010 quando sul neo presidente del Museo del Paesaggio di Verbania, il critico d'arte Philippe Daverio (scomparso lo scorso anno) si scatenò contro una vera e propria resistenza -la manomissione del portone del sito per impedirgli di entrare rappresentò l'acme di una levata di scudi assurda e ingiustificata nei suoi confronti- che lo portò, suo malgrado e nel giro di breve, alle dimissioni. Daverio, tanto per capirci, parlò di “pressappochismo di Nonna Papera”.



C.S.

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