Misure choc per salvare le Pmi e con esse l’economia italiana. È questa la richiesta dei Consulenti del Lavoro al Governo per sostenere aziende e lavoratori in un momento di grandissima difficoltà economica e sociale conseguente al forte rallentamento, prima, e allo stop della maggior parte delle attività produttive, dopo, per contenere il contagio da Coronavirus.
“Il protrarsi e l’ampliamento della emergenza sanitaria - dichiara Bartolomeo La Porta, presidente dell'Ordine dei Consulenti di Lavoro della provincia di Novara - hanno messo in ginocchio il tessuto economico del Paese e con questo lavoratori dipendenti e professionisti. Per questo motivo sono necessari interventi di integrazione al reddito facili, diffusi e di rapidissima assegnazione, oltre che diversi, per criteri e tempistiche, da quelli utilizzati nei periodi di ordinaria amministrazione”.
L’intervento-choc proposto dai Consulenti del Lavoro, elaborato congiuntamente con i Commercialisti, è composto da una serie di proposte concrete in ambito fiscale e del lavoro, che mirano a dare ossigeno alla parte produttiva del Paese, compresi gli studi professionali che seguono da vicino le vicissitudini delle imprese assistite e dei loro dipendenti.
"Soltanto interventi coraggiosi come quelli che proponiamo - afferma La Porta - potranno servire a famiglie, imprese e professionisti per far fronte alla gravissima crisi finanziaria ed economica provocata dall’emergenza sanitaria in atto. Siamo certi che il Governo, in momenti difficili come questo, farà il possibile, e anche più, per non lasciarli soli".
In materia di lavoro, in particolare, queste sono le misure ritenute essenziali dai Consulenti del Lavoro:
- Ammortizzatore Sociale Unico con codice unico 'Covid-19' da destinare adeguatamente al numero degli aventi diritto, senza creare ingestibili graduatorie con relative esclusioni; - destinazione dell’A.S.U. a tutti i datori di lavoro a prescindere dall’ambito di applicazione a cui sono soggetti in merito agli ammortizzatori sociali;
- semplificazione delle procedure di richiesta dell’A.S.U. con la previsione di una mera informativa sindacale, per dare cosi rapidità all’iter procedurale delle stesse; - pagamento mensile diretto da parte dell’INPS delle somme calcolate per ogni lavoratore con bonifico bancario; per il mese di marzo pagamento di un acconto di 1000 euro generalizzato per tutti i lavoratori ricompresi in tutte le istanze presentate, con saldo al mese successivo;
- eliminazione di ogni vincolo legato all’iscrizione a Enti o Fondi, preclusivo dell’accesso al sistema di integrazione salariale; - rinvio al 30 settembre 2020 del termine per la presentazione delle Certificazioni Uniche e Uniemens.
Diversi i punti di carattere fiscale indicati, che sono ritenuti fondamentali e urgenti. Tra questi, la sospensione fino al 30 giugno 2020 di numerosi termini legati ai versamenti e la loro rateizzazione a partire da settembre 2020. E, ancora, il ripristino della possibilità di compensazione dei crediti per imposte dirette maturati nel 2019, anche prima della presentazione della relativa dichiarazione, e l'eliminazione della proroga di due anni dei termini di accertamento e riscossione relativi ai periodi d’imposta in scadenza nel 2020.