È stato trasferito in isolamento in una località sconosciuta il ricercatore del Crimedim (Centro di ricerca sulla medicina dei disastri) di Novara dell’Università del Piemonte Orientale Ahmadreza Djalali, il medico recluso in carcere in Iran ormai da più di tre anni.
La notizia arriva dalla Federazione italiana diritti umani, che ha lanciato l'ennesimo appello, chiedendo all'Unione Europea di intervenire, esercitando "con un urgenza opportune pressioni sul regime iraniano affinché questo omicidio annunciato non avvenga"
Il dottor Djalali è stato arrestato in Iran nell’aprile 2016 e in seguito condannato a morte per spionaggio, in assenza di prove materiali. Il processo, celebrato in segreto e modo frettoloso dalla Corte rivoluzionaria iraniana, si è svolto senza che alla difesa fosse consentito di esercitare il proprio ruolo.
Si sojo quindi moltiplicate in questi giorni le iniziative di solidarietà e di sostegno. A Novara si attende che il Consiglio Comunale metta all’ordine del giorno, come dedico a metà giugno dalla giunta, la concessione della cittadinanza onoraria a Djalali. Un gesto simbolico, ma di rilevante importanza.