Attilio Fasulo, 59 anni compiuti da pochi giorni, segretario generale della Camera del lavoro di Novara e Vco è morto oggi a Novara. Nello scorso ottobre, dopo una manifestazione sindacale a Roma si era sentito male sul Frecciarossa di ritorno verso casa. Soccorso, era stato portato in ospedale a Terni, dove era rimasto ricoverato per diversi mesi. In primavera aveva avuto un miglioramento ed era tornato a Novara. La sua ultima apparizione pubblica era stata il 25 aprile alla manifestazione per l’80° della Liberazione.
Negli ultimi giorni era stato ricoverato all’hospice di Galliate.
Novarese, sposato con un figlio, aveva iniziato a lavorare come operaio alla Rockwell di Cameri (ora Meritor). Poi l’inizio dell’attività sindacale nella Cgil fino all’elezione a segretario generale avvenuta nel 2017 e confermata nel 2023. La morte di Fasulo ha destato un profondo cordoglio nel mondo sindacale e politico novarese.
In un post sui social la CGIL scrive chje “il suo esempio, la sua storia e la forza dimostrata nell’affrontate anche la sfida più difficile ci guideranno nel proseguo della scelta di impegno collettivo che ci ha unito e che continua nei cuori di chi resta”.
“La malattia contro cui combatteva – prosegue il sindacato - ha deciso di mostrarsi all’improvviso e con ferocia durante la grande campagna di mobilitazione che Attilio stava guidando nei nostri territori e che l’aveva visto sempre in prima linea, senza mai risparmiarsi e senza mai perdere il sorriso che lo contraddistingueva. L’enorme sforzo collettivo proseguirà; la memoria di Attilio e della sua vita donata alla CGIL per la costruzione di un mondo di pace e più giusto ci farà da guida nei momenti difficili che affronteremo uniti e con coraggio, come ci ha insegnato; perché chi ha compagni non muore mai!”
Tra i primi esponenti politici a commentare, Domenico Rossi, consigliere regionale e segretario regionale del Pd
“La notizia della scomparsa di Attilio Fasulo – dice Rossi - mi addolora profondamente. Oggi Novara perde non solo un grande sindacalista, ma anche un uomo capace di unire competenza, passione e umanità.” “Attilio è stato un compagno di tante battaglie – prosegue Rossi – sempre attento, rigoroso, aperto al confronto. Ha rappresentato con determinazione e senso di responsabilità le istanze dei lavoratori, difendendo i diritti e contribuendo concretamente alla costruzione di un tessuto sociale più giusto.”
“Ci mancheranno il suo sguardo lucido, la sua instancabile dedizione e la sua capacità di ascolto. Ci mancherà lui, nella vita pubblica e personale di chi ha avuto il privilegio di camminargli accanto.”
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