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Sanità | 25 febbraio 2020, 09:16

Coronavirus, nuove direttive dalla Regione Piemonte per arginare il contagio: cosa è permesso e cosa no

Un giorno dopo l'ordinanza, emanata una circolare esplicativa per fugare il dubbio da alcuni dubbi e criticità emerse nelle scorse ore: dalle palestre alle funzioni religiose, passando per i teatri, tanti i cambiamenti

Coronavirus, nuove direttive dalla Regione Piemonte per arginare il contagio: cosa è permesso e cosa no

Luna park chiusi, “no” a sagre o manifestazioni sportive. Aperte le palestre per allenamenti, le mense e i dormitori. Sono queste alcune delle precisazioni contenute in una circolare esplicativa emessa questa sera dalla Regione Piemonte in merito all’ordinanza “Misure urgenti in materia del contenimento del contagio da Coronavirus”.

Nelle scorse ore infatti erano emerse diverse criticità e problematiche nell’applicazione e nell’interpretazione di divieti e permessi indicati dalla Regione Piemonte. Per questo motivo, dopo aver raccolto le istanze dei sindaci, degli enti che vivono il territorio ed essersi confrontati con la Regione Lombardia, l’Unità di Crisi della Protezione Civile ha sgomberato il campo dai dubbi riscontrati nelle ultime 24 ore.

Sono sospese le manifestazioni, le iniziative e gli eventi che determinano una concentrazione di persone in luoghi pubblici, privati, aperti o chiusi al pubblico. Il divieto pertanto riguarda gli appuntamenti che, comportando l’afflusso di pubblico, possano determinare un rischio di tipo sanitario. Tra questi vi sono le fiere, le sagre, i lunapark, i concerti, gli eventi sportivi con pubblico, le attività di spettacolo teatrali, cinematografiche, musicali. Chiuse le discoteche, le sale da ballo e i locali di intrattenimento.

Questione sport: non risultano sospese le attività in cui si svolgono corsi sportivi e amatoriali (gli allenamenti), escludendo l’uso di spogliatoi e docce, salvo ovviamente l’utilizzo dei servizi igienici. Nessuna sospensione anche per i centri linguistici privati, musicali privi di afflusso di pubblico. Via libera alle attività anche per le scuole guida.

Tra le attività che non dovranno sottostare alla sospensione vi sono poi quelle economiche, agricole, produttive, sanitarie, commerciali e di servizio tra cui negozi, mense dormitori e mercati. Per quanto riguarda invece le funzioni religiose, matrimoni e funerali saranno concessi, seppur aperti alla sola partecipazione dei famigliari. Il consiglio, in ogni caso, è quello di svolgere le funzioni all’aperto e non al chiuso.

Le direttive lasciano poi ai sindaci, autorità sanitarie locali, di intervenire a seconda delle necessità per la tutela della salute pubblica dei propri abitanti con delle ordinanze ad hoc. Con queste disposizioni la Regione Piemonte proverà a contenere il Coronavirus.

dal nostro corrispondente a Torino

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