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Economia | 16 ottobre 2025, 12:05

Nasce a Novara “Fab300”: la fabbrica europea più avanzata per wafer di silicio, simbolo di innovazione e sostenibilità

Inaugurata la nuova sede di Memc Electronic Materials del gruppo GlobalWafers: un impianto hi-tech da oltre 10.000 metri quadrati alimentato al 100% da energia rinnovabile, che rafforza il ruolo di Novara nel settore dei semiconduttori europei.

Nasce a Novara “Fab300”: la fabbrica europea più avanzata per wafer di silicio, simbolo di innovazione e sostenibilità

È stata inaugurata “Fab300”, la nuova fabbrica di Memc Electronic Materials, azienda del gruppo GlobalWafers di Taipei, che si presenta come il più avanzato stabilimento europeo completamente integrato per la produzione di wafer in silicio da 300 millimetri.
Con una superficie di oltre 10.000 metri quadrati sviluppata su tre piani per 30 metri d’altezza, il nuovo polo sorge accanto allo storico stabilimento novarese e rappresenta un passo decisivo per la microelettronica europea.

Il sito, progettato con criteri di efficienza e sostenibilità ambientale, sarà alimentato interamente da energia rinnovabile. A pieno regime, il nuovo impianto creerà numerose opportunità di lavoro qualificato, confermando la volontà di GlobalWafers di rendere l’Italia un hub strategico per lo sviluppo tecnologico continentale.

Un polo produttivo per il cuore della microelettronica

I wafer di silicio iperpuro da 300 millimetri prodotti a Novara rappresentano il materiale base per la realizzazione di microchip e componenti elettronici impiegati in computer, smartphone, automobili e sistemi industriali.
Secondo il presidente di Memc, Marco Sciamanna, “Fab300 è il secondo impianto di questo tipo in Europa e il primo in Italia per livello tecnologico”.

L’impianto attualmente operativo occupa circa 5.000 metri quadrati, mentre la restante parte entrerà in funzione nella fase 2 del progetto. Gli investimenti per questa prima fase ammontano a 450 milioni di euro, di cui 180 milionidestinati alle macchine di produzione. Una volta completata, la struttura raggiungerà oltre un miliardo di euro di investimento complessivo.

L’intelligenza artificiale al servizio della produzione

Uno degli elementi più innovativi della “Fab300” è l’uso estensivo dell’intelligenza artificiale (AI) per il controllo qualità.
Come ha spiegato Sciamanna, l’AI viene impiegata per analizzare i materiali su scala nanometrica, individuando difetti di fabbricazione con una rapidità impossibile per l’occhio umano.
«Un’operazione che richiederebbe anni a un singolo tecnico – ha sottolineato – può essere completata in pochi minuti grazie all’intelligenza artificiale».

Sostenibilità e transizione energetica

L’impianto, che già funziona con energia rinnovabile al 100%, punta a un obiettivo ancora più ambizioso: raggiungere il 70% di produzione energetica interna da fonti non fossili entro il 2028, e la totale conversione entro il 2040.
La società sta inoltre lavorando alla conversione in biometano del gas naturale utilizzato nella centrale di cogenerazione interna, rendendo l’intero ciclo produttivo ancora più sostenibile.

Un segnale di fiducia per il territorio

Alla cerimonia di inaugurazione, svoltasi il 15 ottobre, hanno partecipato numerose autorità: dal sindaco di Novara, Alessandro Canelli, all’ambasciatore di Taipei in Italia, Vincent Y.C. Tsai, fino alla ceo di GlobalWafers, Doris Hsu, che ha definito la “FAB300” una struttura “unica in Europa per livello tecnologico e visione sostenibile”.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha inviato un messaggio di saluto, sottolineando il valore strategico dell’investimento per l’intero comparto dei semiconduttori europei.

Il sindaco Canelli ha ricordato come il nuovo polo rappresenti “una garanzia di occupazione per i prossimi 30 anni” e un importante tassello per consolidare Novara come punto d’eccellenza mondiale nel settore hi-tech.

Novara, capitale emergente della tecnologia europea

L’apertura della “FabB300” si inserisce in un contesto più ampio di crescita industriale per Novara, destinata a diventare uno dei poli europei più importanti per la produzione di chip di nuova generazione.
Ne è prova l’imminente avvio del progetto Silicon Box ad Agognate, con un investimento previsto di 3,2 miliardi di euro e la creazione di 1.600 posti di lavoro nel settore dei chiplet e dell’advanced packaging.

Grazie a queste sinergie, Novara si candida a diventare un motore strategico per l’industria dei semiconduttori, contribuendo in modo decisivo alla sovranità tecnologica europea.

Redazione

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