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Politica | 18 settembre 2025, 15:09

Caro libri e crisi delle librerie, Pompeo (PD): “La Regione intervenga subito”

La consigliera regionale denuncia: oltre 1.600 famiglie escluse dal Voucher Libri e vendite in calo dopo l’abolizione del bonus cultura. “Il diritto allo studio e l’accesso alla lettura non possono dipendere dal reddito”

Caro libri e crisi delle librerie, Pompeo (PD): “La Regione intervenga subito”

“Il diritto allo studio non può essere condizionato dal reddito familiare. Eppure, in Piemonte, un numero sempre maggiore di studenti rischia di iniziare l’anno scolastico senza i libri necessari, mentre le librerie indipendenti chiudono una dopo l’altra. È una doppia emergenza educativa e culturale che la Regione ha il dovere di affrontare con urgenza. Ho presentato un’interrogazione per fare chiarezza sull’impatto del caro libri scolastici e sull’effetto negativo dell’abolizione del bonus cultura nazionale, sostituito da misure più restrittive come la Carta cultura giovani e la Carta del merito” spiega la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“Nel 2025, oltre 1.600 famiglie piemontesi in possesso dei requisiti sono rimaste escluse dal Voucher Libri regionale per mancanza di fondi. A questo si aggiunge la cancellazione del bonus cultura nazionale che ha portato a un decremento di vendita di circa 800.000 volumi. Il risultato? Studenti penalizzati, famiglie in difficoltà e librerie in crisi. Voglio sapere dall’Assessore regionale competente se la Regione non intenda prevedere un aumento dei fondi per il Voucher Libri, garantendo la copertura totale delle domande ammissibili, prevedere borse di studio mirate per l’acquisto dei testi scolastici, sostenere economicamente le librerie indipendenti, in base alla legge regionale sulla promozione del libro e della lettura e, infine, attivarsi, in sede nazionale, per chiedere una revisione delle misure attualmente vigenti, affinché tutti i giovani possano accedere alla cultura senza barriere economiche” prosegue la Consigliera regionale Pd.

“La filiera del libro, dalle librerie di quartiere alle biblioteche, rappresenta un presidio culturale fondamentale, soprattutto nei piccoli comuni e nelle periferie. Sostenere la lettura significa investire nella coesione sociale, nella formazione dei cittadini e nella vitalità dei territori. Non possiamo permettere che la cultura diventi un lusso per pochi. Il caro libri non è solo un problema economico, è una questione di democrazia. La Regione Piemonte deve tornare a investire seriamente nell’istruzione e nella cultura” conclude Laura Pompeo.

comunicato stampa

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