Da domani, domenica 14 settembre, i treni torneranno a circolare sulla linea ferroviaria Milano-Domodossola nel tratto compreso tra Arona e Premosello. La riapertura arriva dopo un lungo periodo di interruzione, necessario per portare a termine una serie di interventi infrastrutturali e tecnologici dal valore complessivo di circa 80 milioni di euro.
I lavori hanno riguardato principalmente l’adeguamento delle gallerie, la manutenzione straordinaria delle opere lungo la linea e il rinnovo dei binari nella tratta tra Lesa e Belgirate. Contestualmente sono stati installati nuovi deviatoi e portato avanti l’avanzamento del sistema ERTMS, la tecnologia europea che permette un controllo più evoluto e sicuro della marcia dei treni. Si tratta di opere che, una volta a regime, dovrebbero garantire maggiore regolarità, puntualità e tempi di percorrenza più contenuti.
Se da un lato la riapertura è accolta con sollievo da viaggiatori e pendolari, dall’altro resta evidente il peso che la chiusura della linea ha avuto sul territorio. Per due estati consecutive l’Ossola e l’intero Verbano-Cusio-Ossola hanno dovuto fare i conti con disagi significativi proprio durante la stagione di maggior afflusso turistico. La chiusura ha complicato gli spostamenti dei visitatori diretti verso i laghi e le montagne, creando ricadute sul comparto turistico, una delle principali risorse economiche dell’area.
A risentirne sono stati anche i molti residenti che ogni giorno si muovono per motivi di lavoro verso la Lombardia. La sospensione dei collegamenti ferroviari ha costretto molti pendolari a soluzioni alternative, spesso più lunghe e meno comode, incidendo sulla qualità della vita e sulla possibilità di conciliare tempi familiari e professionali.
La riattivazione della linea rappresenta quindi non solo la conclusione di un cantiere importante, ma anche una liberazione da mesi di spostamenti complessi e sacrifici. La speranza dei territori interessati è che i benefici promessi dagli interventi si traducano presto in un servizio più affidabile e in un collegamento finalmente all’altezza della sua importanza strategica.