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Eventi | 22 agosto 2025, 09:00

Borgomanero celebra il patrono san Bartolomeo con monsignor Ciampanelli e iniziative culturali

Il giovane vescovo novarese, in servizio in Vaticano, presiederà la solenne concelebrazione; la festa è segnata anche dal passaggio della Vuelta e dall’esposizione dell’artista Giada Ottone

Borgomanero celebra il patrono san Bartolomeo con monsignor Ciampanelli e iniziative culturali

Borgomanero si prepara a celebrare domani il patrono san Bartolomeo. La solenne concelebrazione sarà presieduta dal giovane vescovo monsignor Filippo Ciampanelli, novarese di nascita e attualmente in servizio in Vaticano. La messa avrà luogo alle 18; di conseguenza saranno sospese la funzione delle 16 e quella delle 20,30 nella frazione di San Marco. Restano confermate le messe di domenica.

Quest’anno non si svolgerà il tradizionale pellegrinaggio delle parrocchie dell’Unità pastorale di Borgomanero sui sentieri del territorio. Già lo scorso anno il percorso era stato ridotto a una visita guidata ad alcune chiese della città. «Il segno del pellegrinaggio – spiega il prevosto don Piero Cerutti – sarà recuperato per tutto il vicariato di Arona-Borgomanero venerdì 12 settembre, dal tardo pomeriggio alla serata, come celebrazione del Giubileo, con partenza dal cimitero di Maggiora e conclusione al santuario di Boca, secondo il programma che sarà in seguito precisato».

Anche le iniziative “laiche” della festa patronale saranno influenzate dal passaggio in città della prima tappa della Vuelta, con i corridori che attraverseranno il centro storico nel pomeriggio, attorno alle 16, passando da piazza Martiri.

Sempre domani, fino al 28 agosto, nell’ambito della rassegna «Arte a Palazzo», sarà visitabile in Municipio l’esposizione «Germogli» dell’artista Giada Ottone. La mostra sarà aperta nell’atrio del palazzo comunale giovedì e venerdì dalle 8 alle 14, sabato dalle 8 alle 19 e lunedì e mercoledì dalle 8 alle 18. Ottone, residente a Cureggio e nota nel campo dell’illustrazione di libri per ragazzi, presenta opere dedicate ai libri e opere autonome, approfondendo temi come la natura, gli animali e la donna, «argomenti che sento più vicini alla mia sensibilità», spiega l’artista.

La festa patronale è anche un’occasione per visitare la chiesa parrocchiale intitolata a san Bartolomeo. L’edificio, risalente alla fine del XII secolo, ha subito varie trasformazioni: l’attuale struttura risale al Seicento, quando fu sopraelevato il presbiterio con la costruzione del Voltone e realizzato il nuovo altare in legno dorato, opera di Antonio Pini, inaugurato per la festa del 1680. La facciata risale al 1870, su progetto di don Ercole Marietti.

a.f.

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