Il mondo dell’hockey su pista è in lutto per la scomparsa improvvisa di Mario Aguero, leggenda argentina della disciplina e figura di riferimento a livello internazionale. Aveva 67 anni. L’annuncio è stato dato dalla Azzurra Hockey Novara, con cui aveva collaborato nella stagione 2022/2023 come responsabile tecnico della prima squadra, allora impegnata nel campionato di serie A2.
Nato il 25 giugno 1957, Aguero è stato uno degli interpreti più carismatici dell’hockey mondiale: grinta, tecnica e cuore ne hanno fatto un simbolo dell’Argentina biancoceleste, con cui conquistò, da protagonista assoluto, il titolo mondiale del 1984, proprio a Novara, città alla quale è rimasto legato per tutta la vita sportiva e umana. Memorabili le sue sfide contro l’Hockey Novara dell’amico e rivale Mino Battistella, in un’epoca d’oro per questo sport in Italia e in Europa.
Dopo una carriera da attaccante infallibile sui campi di tutto il continente, Aguero aveva scelto di mettere la sua esperienza al servizio degli altri come allenatore e talent-scout, spostandosi tra Sudamerica, Stati Uniti ed Europa, sempre alla ricerca di nuovi talenti, molti dei quali scoperti proprio da lui e lanciati nei principali club europei.
La sua ultima esperienza tecnica fu proprio a Novara, nella stagione 2022/23, dove contribuì alla crescita dell’Azzurra Hockey e alla successiva promozione in serie A1, lasciando il gruppo nel marzo 2023. Il suo ultimo saluto al pubblico novarese risale al settembre 2023, ancora una volta in occasione dei Mondiali di hockey, quasi un cerchio che si chiude: accolto con entusiasmo, fu festeggiato e applaudito da amici, ex compagni e tifosi di ogni generazione.
«Ci lascia un uomo per bene, un grande conoscitore di hockey, un amico dell’Azzurra cui tutti – società, tecnici, staff e giocatori – dobbiamo molto», ha scritto la società novarese in un commosso messaggio di addio.