La Cassazione ha confermato la pena di quattro anni di carcere e cinque di interdizione dai pubblici uffici per il camionista che, nel giugno 2021, aveva travolto e ucciso il trentasettenne Adil Belakhdim, il sindacalista di Sì Cobas che era impegnato in un picchetto di protesta davanti al centro logistico Lidl di Biandrate.
Come riporta oggi ''Il Sole 24Ore''', la Cassazione ha ribadito di fatto la pena fissata dalla Corte d’appello di Torino, che aveva ridotto i sette anni e mezzo stabiliti dal Giudice per le indagini preliminari al termine del giudizio abbreviato. La Suprema Corte ha escluso qualunque volontarietà, rimarcando però che il ricorrente era nella condizione di ipotizzare il verificarsi dell’evento, ma era convinto di poterlo evitare.
Nella ricostruzione della dinamica dell’incidente si dice che i manifestanti, che erano comunque visibili, si erano spostati, gridando, gesticolando e colpendo la cabina per impedire al conducente di proseguire la marcia. In sostanza l’autista poteva percepire la loro presenza pur non sentendo né urla né colpi perché aveva il finestrino chiuso. L’autoarticolato era avanzato lentamente, a singhiozzo, alternando improvvise accelerazioni a brusche frenate e suonando ripetutamente il clacson. Sino all’investimento del sindacalista, che era deceduto.