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Sanità | 15 gennaio 2025, 19:00

Aou Novara, l’impegno del nuovo direttore Scarpetta per ridurre le liste d’attesa

Alla prima uscita ufficiale dopo la nomina, ha parlato anche della nuova Città della salute e della scienza

Aou Novara, l’impegno del nuovo direttore Scarpetta per ridurre le liste d’attesa

“Una parte considerevole delle liste d’attesa dipende dall’inappropriatezza nelle prescrizioni delle prime visite”. Lo sostiene il neonominato direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, Stefano Scarpetta, che questa mattina si è ufficialmente presentato alla stampa cittadina. Scarpetta ha sottolineato come l’impegno per la riduzione delle liste d’attesa sia centrale nel suo mandato, in sintonia con la mission del governo regionale. È importante – ha detto – il lavoro sulla componente tecnica, sulla quale sta intervenendo la regione con una revisione del sistema delle prenotazioni che utilizzerà anche l’intelligenza artificiale; è rilevante l’impegno per la messa a disposizione di tutte le agende per garantire tutti gli spazi possibili di presa in carico dei pazienti. Ma è fondamentale intervenire dal punto di vista formativo e ‘culturale’, anche con la collaborazione dell'Ordine dei medici, per ridurre il numero delle prescrizioni inappropriate. Tra l’altro – ha concluso – le liste d’attesa lunghe non fanno che aumentare il carico sul Pronto Soccorso, a cui finiscono per rivolgersi i pazienti che non riescono ad avere rapidamente visite ed esami diagnostici.

Scarpetta, 53 anni, ha diretto fino a poche settimane fa l’Asl TO4, e dalla stessa azienda ha portato con sé i due componenti della direzione strategica: il direttore amministrativo Stefano Loss Robin e la direttrice sanitaria Ornella Vota, che hanno partecipato alla conferenza stampa di questa mattina.

Il nuovo direttore, che in questi primi giorni di servizio sta cominciando a prendere le misure alla nuova realtà in cui si trova, ha toccato brevemente tutti i temi di maggior rilievo che sono sul tappeto. A cominciare ovviamente da quello più rilevante, la realizzazione della nuova Città della salute e della Scienza. “Nei prossimi giorni – ha detto il direttore – saranno costituite le commissioni che valuteranno prima la parte amministrativa dell’offerta che è arrivata in dicembre e poi il progetto tecnico, per poi avviarci verso la cantierizzazione. Abbiamo fiducia che il meccanismo con cui è congegnata la gara rappresenti un incentivo per il costruttore a procedere rapidamente”.

Scarpetta ha infine lanciato un orizzonte del tutto nuovo per il futuro dell’ospedale novarese: quello di poter diventare un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs). Si tratta di enti ospedalieri di dimensione nazionale che unificano, all'interno della propria struttura, sia attività diagnostico-terapeutiche che attività di ricerca di elevatissimo livello. “Il nostro forte legame con la realtà universitaria potrà essere d’aiuto in questo percorso. Oggi in Piemonte c’è un unico Irccs, l’istituto oncologico di Candiolo. Ma la regione Piemonte immagina di poter arrivare fino a 5. Il “Maggiore” potrebbe essere uno di questi”.

ECV

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