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Sanità | 12 dicembre 2024, 08:00

Cna Pensionati Piemonte Nord: "Fiducia nei medici di base, ma il Ssn va riformato"

Il presidente Ciocchetti: "Gli over 65 hanno ancora come punto di riferimento il medico di famiglia, ma sono testimoni del peggioramento di molti aspetti fondamentali"

Cna Pensionati Piemonte Nord: "Fiducia nei medici di base, ma il Ssn va riformato"

Una delegazione di Cna Pensionati Piemonte Nord ha partecipato alla recente assemblea nazionale che si è svolta a Roma, che ha avuto come principale argomento di discussione il nostro Sistema Sanitario Nazionale, grazie alla presentazione dei dati di una ricerca condotta dall’Istituto Tagliacarne e CerGAS, dal titolo “Percezione e priorità del Ssn”.

“Dalla ricerca – è la testimonianza di Renato Ciocchetti, presidente Cna Pensionati Piemonte Nord, ruolo che ricopre anche per il livello regionale del Piemonte, al suo rientro da Roma dove ha guidato la delegazione territoriale - emerge chiaramente che è ancora il medico di medicina generale il punto di riferimento dei pensionati italiani quando si parla di salute. Gli over 65, che pure manifestano una percezione diffusa di peggioramento del Ssn su aspetti chiave come tempi di attesa, accessibilità, rispetto della persona e chiarezza delle informazioni, hanno ancora fiducia nel proprio medico di medicina generale, a cui si rivolgono in caso di problemi di salute (74,5%) e con cui vogliono un contatto diretto (58%). Gli oltre 5.000 pensionati iscritti alla nostra organizzazione e intervistati dai ricercatori, infatti, riconoscono nel medico di base un punto di riferimento fondamentale, sebbene vi siano margini di miglioramento nella comunicazione e nella gestione amministrativa”.

Non mancano le criticità stigmatizzate. “Restano critici i tempi di attesa – prosegue Ciocchetti – rilevati come peggiorati dal 2021 dal 73% degli intervistati, per visite specialistiche ed esami diagnostici. Quasi un terzo degli intervistati, infatti, si rivolge ai privati per le visite specialistiche (28%) e il 3,4% ci rinuncia del tutto”.

Secondo l’indagine di Cna Pensionati la metà degli anziani italiani, inoltre, non conosce le innovazioni in campo sanitario come la telemedicina, la teleassistenza e le case di comunità. Ed è diffidente rispetto all’introduzione dell’intelligenza artificiale nel rapporto medico- paziente (40%).

“Il tema della riforma del Ssn è emerso con forza dalla nostra assemblea – dice infine Ciocchetti – sia perché continuano a essere scarse le risorse necessarie alla sua sostenibilità per come è strutturato, sia perché è necessario far fronte a nuovi bisogni legati all’invecchiamento della popolazione. Per noi è cruciale percorrere la strada dell’unità. Solo uniti potremo evitare che la sanità pubblica possa essere accantonata a favore della sanità privata”.

Comunicato Stampa - l.b.

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