L’Università del Piemonte Orientale annuncia l’avvio ufficiale di Injectheal, un ambizioso progetto di ricerca dedicato allo sviluppo di nuove soluzioni terapeutiche per il trattamento delle ferite croniche. Il progetto, coordinato dalla professoressa Lia Rimondini, direttrice del Dipartimento di Scienze della salute, ha ottenuto un finanziamento di circa 7,3 milioni di euro nell’ambito del programma europeo Horizon Europe, per un costo complessivo di oltre 7,9 milioni. La durata prevista è di tre anni, dal 1° maggio 2025 al 30 aprile 2028.
Le ferite croniche rappresentano una problematica sanitaria di grande rilevanza, che coinvolge una percentuale significativa della popolazione, con impatti pesanti sia sulla qualità della vita dei pazienti sia sui costi per i sistemi sanitari. Le attuali terapie mostrano limiti importanti nel trattamento di ferite profonde, nel controllo delle infezioni e dell’infiammazione e nel favorire la rigenerazione dei tessuti.
Al centro di INJECTHEAL c’è lo sviluppo di un idrogel iniettabile 4D, progettato per il rilascio mirato di principi attivi in ferite complesse e in grado di supportare i processi rigenerativi tissutali, riducendo infiammazioni e infezioni. Questo materiale innovativo sarà realizzato con componenti sostenibili e sarà particolarmente indicato per ferite “a tunnel profondo”, una delle sfide più difficili per la medicina rigenerativa.
«Coordinare INJECTHEAL rappresenta un impegno fondamentale per l’Ateneo nel campo della ricerca traslazionale – commenta la prof.ssa Rimondini –. Lavoreremo a stretto contatto con medici e pazienti per sviluppare una soluzione realmente utile e facile da utilizzare nella pratica clinica quotidiana».
Il consorzio internazionale di INJECTHEAL include 13 partner provenienti da 8 paesi europei (Italia, Austria, Germania, Irlanda, Spagna, Svizzera e Regno Unito), tra istituzioni accademiche, centri di ricerca e imprese, con l’obiettivo di avanzare nella cura delle ferite croniche attraverso innovazioni scientifiche e applicative.