La Commissione Ambiente, presieduta da Sergio Bartoli, ha licenziato a maggioranza la modifica alla legge 18/2016 sull’Agenzia regionale di protezione ambientale (Arpa) che destina 7 milioni di euro - accantonati negli ultimi anni in quanto pagamento di sanzioni - alla vigilanza, al controllo ambientale e all’acquisto di strumentazioni per le analisi. La modifica legislativa, di cui sono relatori i consiglieri Alberto Unia (M5s) e Roberto Ravello (FdI), sarà discussa dal Consiglio regionale nella seduta di martedì prossimo.
Nella seconda parte della seduta, la Commissione – alla presenza dell’assessore Matteo Marnati - si è occupata dell’aggiornamento del Piano per la qualità dell’aria, presentato dalla Giunta regionale. Sono state ascoltate in sede di consultazione le associazioni ambientaliste Legambiente e Torino Respira.
La direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta Alice De Marco ha detto: “Questo Piano è reattivo ma non è propositivo. Dovremmo occuparci di prevenzione tutto l’anno, non solo delle risposte in emergenza d’inverno, seguendo il principio di precauzione. Ci vogliono azioni strutturali, programmate e ben comunicate alla popolazione. Inoltre – ha spiegato De Marco - non sono state fatte valutazioni sui risultati delle misure adottate precedentemente e vengono ignorate le sostanze inquinanti emergenti”.
Per il Comitato Torino Respira è intervenuto Cesare De Bernardi: “Sarebbe necessario svolgere un approfondimento tecnico sui modelli matematici che vengono utilizzati per verificare i dati che abbiamo a disposizione – ha sottolineato De Bernardi -. Oggi vengono utilizzati per verificare la qualità dell’aria attuale, ma perché non fare un’analisi inversa per capire quali dovrebbero essere gli scenari perché l’aria non sia dannosa per la nostra salute?”.
Sono intervenuti per chiarimenti i consiglieri: Gianna Pentenero (Pd), Alice Ravinale (Avs), Alberto Unia (M5s), Roberto Ravello (FdI), Sarah Disabato (M5s), Nadia Conticelli (Pd).