Giochi fatti per le due liste che si contenderanno i dodici seggi del Consiglio Provinciale nelle elezioni del prossimo 29 settembre: entro lunedì a mezzogiorno, infatti, le due coalizioni di centrodestra e centrosinistra depositeranno all’ufficio elettorale gli elenchi dei candidati in corsa per l’elezione.
E non manca qualche novità.
Il centrosinistra, come preannunciato nelle scorse settimane, ha deciso di archiviare definitivamente il vecchio simbolo “La Provincia in Comune”, creato al tempo della prima elezione di Matteo Besozzi a presidente, e di segnare così anche visivamente una svolta, completata anche dalla uscita di scena dei tre consiglieri eletti due anni fa (Angelo Barbaglia, Marco Uboldi e Marta Moalli, quest’ultima espulsa dal Pd dopo le tormentate elezioni comunali di Castelletto Ticino).
La lista si chiamerà “Provincia insieme”, e sarà formata da 10 candidati (il massimo possibile è dodici) che rappresentano il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, il Partito Socialista e una vasta area civica progressista. La lista è aperta da Luciano Pigat, sindaco di Biandrate, che due anni fa era stato il candidato presidente del centrosinistra, e da Sara Paladini, consigliere comunale a Novara, già assessore al tempo della giunta Ballarè. Seguono: Ruben Taschini, consigliere comunale a Galliate eletto nella formazione civica “Galliate futura”; Alessandra Zarini, assessore Pd di Castelletto Ticino; Silvio Rossi, vicesindaco di Granozzo con Monticello; Marisa Arrondini, già candidato sindaco e attualmente consigliere comunale a Gozzano; Lorenzo Prealoni, consigliere comunale a Romagnano Sesia; Chiara Baccalaro, consigliere comunale a Fara Novarese; Francesco Renna Laucello Nobile, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Novara e Luca Bordini, consigliere comunale del Psi a Castellazzo Novarese.
Saranno invece dodici i candidati della lista di centrodestra, che ripropone la storica denominazione “Identità e territorio” e che presenta una suddivisione dei posti in lista rigorosamente parametrata sul “peso” nel corpo elettorale – che è composto dai sindaci e dai consiglieri comunali - delle forze politiche che compongono la coalizione. Così la lista sarò composta da quattro candidati espressione della Lega, quattro di Fratelli d’Italia e due ciascuno di Forza Italia e Forza Novara. I quattro leghisti sono Marina Grassani, vicesindaco di Arona; Pietro Palmieri, consigliere comunale a Novara; Davide Molinari, già sindaco ed ora consigliere comunale di opposizione a Vespolate; Giuseppe Maio giá sindaco di Carpignano Sesia. I quattro esponenti di Fratelli d’Italia sono due consiglieri di Novara, Barbara Pace e Mauro Gigantino; il sindaco di Recetto Lido Beltrame e il consigliere di Borgomanero Luigi Laterza, questi ultimi due uscenti. Forza Italia mette in campo due donne, la vicesindaca di Cameri Rosa Maria Monfrinoli e la sindaca di Dormelletto Lorena Vedovato (eletta in realtà con una lista civica di centrosinistra e già tesserata del Pd, ora passata sotto le insegne “azzurre”). Gli ultimi due candidati sono Andrea Crivelli capogruppo di Forza Novara nel consiglio comunale del capoluogo e Lorena Poletti, consigliere comunale della lista civica “Noi Borgomanero”. Anche sul fronte del centrodestra la maggior parte dei consiglieri uscenti non è stata ricandidata, creando, secondo qualche indiscrezione raccolta, più di un malcontento. Ed è per questo che sarà politicamente interessante vedere, in un panorama di per sé assolutamente prevedibile, se ci sarà qualche sorpresa.
A votare per scegliere i nuovi consiglieri dell’assemblea di Palazzo Natta saranno i 1031 tra sindaci e consiglieri comunali del territorio, che esprimeranno un voto che sarà “ponderato” sulla base dell’“indice”, che viene determinato in relazione alla popolazione. Così un voto di Novara ha un indice di 848, mentre un voto di uno dei 741 aventi diritto dei comuni più piccoli ha un indice di 35. Subito dopo Novara il peso maggiore (259) è quello dei voti di Galliate, Cameri, Oleggio, Trecate, Arona e Borgomanero.