"L'episodio che ha visto protagonista Angela Carini nel match contro Imane Khelif solleva una serie di questioni complesse e delicate, che vanno ben oltre il singolo incontro. La decisione di abbandonare il match dopo pochi secondi avrà un impatto sia su di lei che sul dibattito pubblico. Per questa ragione ho intenzione di invitarla a Torino per un confronto dopo quanto accaduto. La situazione della nostra atleta, costretta a fronteggiare un'atleta con un livello di testosterone molto più alto, rappresenta un evidente squilibrio.
Non si tratta di mettere in discussione il diritto dell’avversaria algerina a gareggiare, ma di sottolineare come le attuali regole non riescano a garantire un terreno di gioco equo. In questo contesto, sarebbe appropriato che il presidente del CONI, Giovanni Malagò, prendesse una posizione forte facendo partire dall’Italia una proposta di riformare delle regole in modo che tutti gli atleti possano competere ad armi pari. Solo così lo sport può veramente riflettere i valori di giustizia e inclusività che pretende di incarnare".
Lo ha dichiarato l’assessore allo Sport della Regione Piemonte, Marina Chiarelli