I consiglieri di opposizione del Consiglio comunale di Trecate (Marco Uboldi, Filippo Sansottera, Emanuela Cazzadore, Anna Uboldi, Raffaele Sacco) chiedono formalmente le dimissioni al sindaco Federico Binatti, dopo la condanna da parte della Corte dei Conti che in secondo grado ha deciso che il sindaco dovrà risarcire al Comune la cifra pagata a titolo di risarcimento danni nell’ambito del cosiddetto “Caso Oriolo”.
Il caso – uno dei più clamorosi nella storia politico amministrativa recente non solo di Trecate ma dell’intera provincia di Novara - scoppiò 5 anni fa, quando Binatti nominò Enrico Oriolo, già consigliere in carica, suo vicesindaco. Il giorno seguente, adducendo come motivazione "problemi politici e insuperabili difficoltà", Binatti revocò l'incarico a Oriolo. Il fatto fece scalpore, soprattutto perché quando Oriolo era entrato a far parte della giunta aveva dovuto abbandonare il suo posto in Consiglio. Ventiquattro ore più tardi quindi, con l'estromissione dall'incarico di vicesindaco, Oriolo si trovò escluso totalmente da ogni incarico di rappresentanza a Trecate, e impugnò il provvedimento.
L'iter giudiziario proseguì con il Tar e il Consiglio di Stato che condannarono il Comune a risarcire Oriolo per il danno subito. Parallelamente però, la Corte dei Conti aveva avviato un procedimento a carico del sindaco, per danno erariale. In primo grado la Sezione piemontese della Corte assolse Binatti. Ora invece la Sezione giurisdizionale centrale d'Appello ha ribaltato la sentenza, imponendo a Binatti di risarcire le casse comunali per 22.000 euro.
Ed ora l’inevitabile risvolto politico, con le opposizioni che provano ad affondare il colpo.
“Le dimissioni – scrivono in una nota i consiglieri dell’opposizione di centrosinistra - sono un atto di coerenza e dignità di fronte a uno dei punti più bassi e svilenti raggiunti dall'Amministrazione della Città di Trecate. Dopo le sentenze di TAR e Consiglio di Stato ora è arrivata anche quella della Corte dei Conti: ci aspettiamo dal Sindaco un passo indietro, un moto di decoro e responsabilità verso le Istituzioni della Città. Riflessione che dovrebbero fare tutti quei Consiglieri Comunali che non sono più disposti a sostenere la gestione personalistica dell’ente da parte di Binatti”.
“Da parte nostra – annunciano - chiederemo la convocazione di un Consiglio Comunale visto che la maggioranza latita da tre mesi e sono ormai troppi i problemi e le criticità che stanno investendo la nostra comunità. Abbiamo aspettato la sentenza definitiva nonostante fosse chiaro, come avevamo denunciato fin da subito, che il trattamento riservato al consigliere Oriolo fosse un atto illegittimo nato da dinamiche personali e di salvaguardia di equilibri politici che niente hanno a che vedere con il bene della città e dei suoi cittadini. E’ tempo che Binatti si assuma le proprie responsabilità, almeno quelle politiche”.
“Binatti, evidentemente – conclude la nota - si sente come il Marchese del Grillo, “io sono io e voi non siete…”. Crede di risolvere tutto staccando un assegno, passando sopra a persone, funzioni e regionevolezza. Da sempre dimostra un atteggiamento sprezzante verso le istituzioni e la comunità ma rispettabilità e autorevolezza non si comprano al mercato”.