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Attualità | 18 marzo 2024, 17:24

Addio a Stefano Fontana, presidente dell'associazione Li.F.E.

"In questi anni è stat una guida discreta ed efficace, tanto schivo quanto infaticabile"

Addio a Stefano Fontana, presidente dell'associazione Li.F.E.

L’associazione Li.F.E. – Libertà Famiglia Educazione dà notizia della scomparsa del proprio presidente, Stefano Fontana. Nello scorso fine settimana l’ultimo saluto, molto sentito e partecipato dalla cittadinanza di Novara. Questo il ricordo dell’associazione:          

“Sabato mattina, una folla numerosissima ha stipato la chiesa della Madonna Pellegrina a Novara per portare l’ultimo saluto a Stefano Fontana: una partecipazione così sentita che, nonostante la grande capienza della chiesa, molta gente è stata costretta a rimanere in piedi e ancora di più sul sagrato davanti al portone d’ingresso. Questo è un segno inequivocabile della traccia profonda che Stefano ha lasciato nella vita di tantissime persone.

Come Associazione Li.F.E. vogliamo qui fornire un ricordo del nostro amato Presidente. Il nostro impegno comune era nato con l’intenzione di portare avanti un’opera di sensibilizzazione rispetto ai temi della vita, della famiglia e dell’educazione, caratterizzata da uno stile sobrio e incisivo, che mettesse al centro le argomentazioni, rifuggendo da toni polemici e da polarizzazioni ideologiche.

In questi anni Stefano è stato una guida discreta ed efficace, tanto schivo quanto infaticabile nel portare avanti le tante iniziative che abbiamo promosso. Negli ultimi anni ha lottato contro la malattia che alla fine, purtroppo, ha avuto la meglio. Il modo in cui Stefano ha affrontato questa prova, con santa serenità, affidandosi sempre alla provvidenza di Dio, fornendo a tutti un luminoso esempio di pazienza, mitezza e fortezza rappresentano per tutti noi un insegnamento indelebile.

Stefano ha dimostrato con la propria vita, anche nei momenti più drammatici, di credere profondamente nei principi per cui tanto si è speso in questi anni. Ha amato la vita fino all’ultimo, nonostante le tante sofferenze che la malattia gli procurava. Mai un lamento, né un’espressione di disappunto è stata colta in lui: si è mostrato sempre sorridente e ha avuto sempre parole di rassicurazione verso chi gli chiedeva come stesse. Si è speso per gli altri fino all’ultimo giorno, continuando a lavorare per le iniziative in fase di organizzazione anche quando le energie lo stavano abbandonando definitivamente e sapeva prossima l’ora della sua morte.

Come cristiani viviamo la profonda convinzione che la vita non termini con la morte, bensì che questa sia solamente un passaggio verso una vita più piena. Per questo proseguiamo il lavoro fatto finora, convinti che Stefano ci continui a seguire dall’Alto.

A tutti noi rimarrà sempre la gratitudine per aver potuto godere dell'amicizia di quello che a nostro giudizio è un santo della vita ordinaria”.

Redazione

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