Tanta musica e tanta politica nella vita di Gipo Farassino. Riconosciuto da tutti come il più grande chansonnier piemontese, nel 1987 diede vita a un movimento politico denominato Piemont Autonomista. Due anni dopo la formazione divenne parte integrante della Lega Nord di Umberto Bossi.
Gipo con il Carroccio venne eletto consigliere regionale, arrivando a diventare anche assessore regionale della giunta Ghigo ed europarlamentare. Questa mattina Palazzo Lascaris ha deciso di rendergli omaggio, intitolandogli una sala della struttura nel decimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta l'11 dicembre 2013.
Ad assistere alla cerimonia anche Valentina Farassino, figlia di Gipo. A ricordare il chansonnier, il presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia: "Gipo, con la sua arte e il suo estro, cantore della 'barriera', di una Torino oggi dimenticata e così diversa: la periferia, le case di ringhiera, il fumo acre delle fabbriche, le notti torinesi, i bar con clienti che tirano a far tardi e le speranze dei giovani che dopo la guerra sognavano un futuro ricco di speranze e successi".
"Gipo - ha proseguito il numero uno di Palazzo Lascaris - e le sue canzoni ricche di nostalgia, che ci ricordano chi siamo, da dove veniamo: la dignità e l’orgoglio di essere “Piemontesi”. A fargli eco il capogruppo regionale della Lega Alberto Preioni, che ha sottolineato: "Gipo ha fatto tanto per la sua regione e per la sua cultura: ci ha fatto sognare con le sue canzoni".
A condividere l'inizio dell'avventura politica con Farassino il senatore di Forza Italia Roberto Rosso. "All'epoca - racconta - ero segretario provinciale della Lega: ho iniziato grazie lui".
"I primi anni da autonomisti, l'orgoglio di essere piemontesi: sentivo dentro la stessa voglia di appartenenza e mi convinse ad entrare".
"Questa sala - ha aggiunto Rosso, al taglio del nastro - è importante perché tutti, anche i consiglieri regionali, si ricordino dell'orgoglio di essere piemontesi".
"Mio padre - ha osservato la figlia Valentina Farassino - è uno dei grandi poeti che il Piemonte ha avuto: le sue canzoni hanno un aspetto culturale enorme".