“Comprendiamo l’esigenza da parte del Governo di mettere mano a un provvedimento che impatta sui conti pubblici, ma riteniamo necessaria una proroga per i condomini che hanno avviato i cantieri per gli interventi del Superbonus e che hanno già raggiunto uno stato di avanzamento lavori a settembre pari al 30%”. CNA Piemonte Nord si unisce alla richiesta avanzata dalla Confederazione a livello nazionale, per voce del direttore Marco Pasquino.
“Non va dimenticato che la misura ha dato la spinta a ingenti investimenti - puntualizza Pasquino - che stanno portando al rinnovamento di una buona parte del patrimonio edilizio del nostro Paese in chiave ecosostenibile e hanno contribuito a creare occupazione e ricchezza. Adesso bisogna scongiurare di avere migliaia di cantieri che non potranno portare a termine i lavori, con il rischio chiusura per molte imprese, anche sul nostro territorio”.
Dall’Osservatorio della Confederazione sui bonus edilizi risulta che, qualora la proroga richieda una percentuale di avanzamento lavori al 60% (che corrisponde al secondo step per ottenere il beneficio) oltre il 50% dei cantieri avviati non sarà nelle condizioni di concludere gli interventi. Si tratta di oltre 10mila edifici.
“Aspettiamo risposte anche sul problema dello sblocco della cessione dei crediti – rincara Pasquino – che pesano come una zavorra su migliaia di imprese del settore a corto di liquidità, esponendole al rischio di fallimento”.
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