Ricorre oggi, 1° settembre, la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato. Uno spunto per la riflessione dei credenti, ma anche un vero e proprio piano d’azione per tutte le persone di buona volontà.
Nel suo Messaggio papa Francesco invita ad ascoltare «L’appello a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato».
Da qui la necessità di stili di vita rinnovati, sia nelle relazioni, che nel rapporto con l’ambiente.
Claudio Gallizio, attivo in una delle comunità Laudato si’ di Bra, ha ricordato così questa occasione: "Ci vuole poco per restituire dignità alla Terra. L’acqua non sprechiamola; il condizionatore usiamolo con parsimonia, non a manetta; in inverno mettiamoci una maglia in più per riscaldarci; muoviamoci con mezzi che non inquinano; facciamo bene la raccolta differenziata; limitiamo l’uso della plastica e non disperdiamola nell’ambiente; non sprechiamo il cibo".
È importante che il Santo Padre al termine dell’udienza generale del 30 agosto in Vaticano abbia promosso il Tempo del Creato che durerà dal 1° settembre fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, annunciando per quella data la pubblicazione di una seconda Laudato si’.
Perché la custodia del creato non riguarda un giorno solo, ma chiede di essere costantemente tradotta in pratica tutti i giorni. E custodire il creato significa custodire chi lo abita.